Mercoledì 04 Dicembre 2024
Le spiagge della riviera jonica rischiano di scomparire. Ecco perchè.


All'Ultima Spiaggia

di Sandro Ballisto | 30/05/2013 | Inchieste

Lettori unici 6105 | Commenti 4

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Un fenomeno erosivo lento ma apparentemente inesorabile sta cancellando parte delle nostre coste. E con esse le prospettive di sviluppo turistico legate all'utilizzo della spiaggia.

Abbiamo cercato di comprenderne le cause intervistando esperti del settore, amministratori, esponenti di associazioni e imprenditori balneari. Ricavandone una prima certezza: per porre un freno all'erosione marina serve, e al più presto, una forte azione comprensoriale.

Guarda la video inchiesta qui sotto

 

 

 



COMMENTI

Pippo Carnabuci | il 31/05/2013 alle 17:18:00

Il vero motivo è stato appena sfiorato soltanto dal geom Santino Mastroieni, cioè l'imbrigliamento del torrente Agrò. Difatti gli altri torrenti del bacino da capo a capo consentono il ripascimento naturale. Le spiagge di Furci, Roccalumera, Nizza e Alì Terme sono pressochè immutate negli ultimi 20 anni, quindi nessun consorzio possibile tra i comuni della riviera Jonica. . Se volete salvare la spiaggia di Sant'Alessio e di S.Teresa dovete sprigionare i milioni di metri cubi di arenile

Pippo Sturiale | il 01/06/2013 alle 07:32:02

E ci ritroveremo senza spiaggia! Sicuramente, se non si capisce che si tratta di un sistema complesso da studiare (senza che nel frattempo il malato scompaia!) in tutte le sue variabili. Il mare non si è innalzato, ma il torrente Agrò è stato imbrigliato, i muraglioni non consentono più l'apporto di sabbia (ma solo l'asporto) ... speriamo che gli apprendisti stregoni la finiscano di fare ... solidi cilindrici a ripetizione.

salvatore coglitore | il 01/06/2013 alle 21:27:46

Sicuramente, oltre all'imbrigliamento e al muro di contenimento dei lungomari, la causa principale è lo SCIROCCO!! Perchè è questo tipo di mare che spalma la spiaggia verso nord, infatti Roccalumera, Nizza e Alì sono immuni da questo fenomeno. Oltre al ripascimento, che comunque sortisce dei benefici momentanei e in movimento (la sabbia di S. Alessio e poco a poco finisce a Barracca), bisogna fare come a Bucalo, e cioè collocare i blocchi a spina

lucia giannetto | il 09/06/2013 alle 21:56:36

La speculazione edilizia è stata la causa della distruzione di tutte le nostre spiaggie. Chi vive in quelle zone non si rende conto dei cambiamenti della distruzione del verde di giardini piene di piante in nome del"arricchimento di pochi. Per me che sono nata e vissuta in quei posti fino a 40 anni fa tutte le volte che torno è una tristezza incredibile. Ci vorrebbe il coraggio di fermare lo sfruttamento indiscriminato del territorio.

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