Lunedì 08 Dicembre 2025
Incontro a Santa Teresa: documento con le richieste sul destino del vecchio tracciato


Sindaci uniti per la dismissione della ferrovia: "Ora o mai più, servono contatti in alto"

di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ

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I sindaci riuniti a Santa Teresa

L’esortazione ai colleghi era arrivata domenica scorsa dal sindaco di Taormina, Cateno De Luca, per far sì che il territorio si presenti unito al tavolo che deciderà le sorti dell’attuale linea ferroviaria. E ve sera è stata stilata la bozza del documento che verrà presentato l’11 dicembre al Commissario straordinario per la ferrovia Catania-Messina, Filippo Palazzo, nel corso dell’incontro convocato a Palrmo su input del dirigente generale del Dipartimento regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Salvatore Lizzio, dopo la lettera inviata il 25 novembre da nove sindaci. Al Palazzo della Cultura di Santa Teresa di Riva si sono riuniti i sindaci Gianfranco Moschella (Scaletta Zanclea), Daniele Laudini (Itala), Giuseppe Lombardo (Roccalumera), Danilo Lo Giudice (Santa Teresa di Riva), Massimo Stracuzzi (Savoca), Domenico Aliberti (Sant’Alessio Siculo), Bruno Miliadò (Forza d’Agrò), Alessandro Costa (Letojanni) e l'assessore Giuseppe Sterrantino per Taormina; assenti i rappresentanti di Alì Terme, Nizza di Sicilia, Furci Siculo e Giardini Naxos. Con la consulenza di Salvo Puccio, direttore generale del Comune di Messina e componente dell’Osservatorio ambientale del raddoppio ferroviario, sono state stabilite le richieste che verranno formalizzate nell’atto che sarà firmato dai sindaci in vista della riunione di giovedì: la dismissione dell’attuale linea una volta attivato il doppio binario, la bonifica delle aree e la riconsegna ai Comuni con l’eliminazione dei vincoli edificatori e la modifica della delibera di giunta regionale 355 del 20 novembre, che ha dato l’indirizzo sul mantenimento dell’attuale linea ferroviaria Fiumefreddo-Giampilieri all’interno della “variante Taormina” al raddoppio, con la richiesta di prevedere invece l’aggiornamento del progetto esecutivo e l’inserimento delle somme per la dismissione del binario unico, calcolate in circa 100 milioni di euro. 

Nel corso della discussione è stato ribadito come sia l’ultima occasione utile per far formalizzare a Rfi l’impegno alla dismissione del binario, già prevista nel progetto del doppio binario, per non rischiare di lasciare l’onere a carico dei Comuni. Una linea compatta, quella adottata dai sindaci, uniti nel chiedere la rimozione dei binari contro ogni ipotesi di linea di trasporto locale o metropolitana leggera, per poi ragionare su una greenway che come sottolineato dai sindaci Moschella e Laudini potrà anche avere caratteristiche diverse nei vari comuni, tra pista ciclabile, strada per mezzi gommati leggeri, parcheggi o altro.  «Noi abbiamo redatto uno studio di fattibilità per ricavare una sorta di lungomare - ha evidenziato Laudini - perché non estenderlo a tutta la riviera?». Per il sindaco Aliberti «nel mio comune serve una strada per liberare dal traffico la Statale 114, mentre la pista ciclabile la prevediamo sul lungomare: ogni paese ha esigenze diverse, ma le posizioni sono comuni. nazionale. La pista ciclabile conviene a tutti. Ogni comune ha esigenze diverse ma le posizioni sono comuni». Per il collega Lombardo «qualsiasi scelta non deve pregiudicare le infrastrutture esistenti e se facciamo scelte diverse si rischia di arrivare a ciò. I ponti ferroviari, ad esempio, possono servire per garantire la continuità del percorso». Il timore, manifestato dal sindaco Costa, è che la questione venga letta non come esigenza del territorio ma legata ad una appartenenza politica, visto che l’input alla variante è partito dal sindaco di Taormina: «Temo che il nostro impegno non basterà e bisogna coinvolgere tutti perché è in ballo qualcosa più grande di noi - è stato detto nel corso dell’incontro - la nostra linea non andrà avanti se non ci sono persone più in alto di noi che la sponsorizzeranno, perchè la decisione sarà presa a Roma e non a Palermo». Giovedì si capirà quali saranno le volontà.


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