Quindici Comuni non ammessi ai finanziamenti per il turismo: la debole difesa di Miliadò
di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ
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La seduta del Consiglio comunale
“Chi troppo vuole nulla stringe”. Si potrebbe riassumere così la vicenda che ha visto protagonista il Comune di Forza d’Agrò, che come abbiamo pubblicato nelle scorse settimane ha partecipato con due aggregazioni di Comuni, con capofila Roccafiorita e Roccalumera, all’avviso del Dipartimento regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo per la promozione del turismo esperienziale, provocando l’esclusione di entrambe in quanto il bando non consentiva la presenza di un partner in comune. Dopo il nostro articolo, la minoranza consiliare ha presentato un’interrogazione e il caso è sbarcato in Consiglio comunale. «Mi ha contattato il sindaco di Roccafiorita chiedendomi di partecipare all’aggregazione per avere maggiore punteggio - ha provato a difendersi il sindaco Bruno Miliadò - successivamente è arrivata la richiesta da Roccalumera, ma nella proposta non era specificato che non si poteva partecipare qualora si fosse aderito ad un’altra aggregazione. Non avevo interessi ad andare contro il mio Comune». In realtà, come fatto rilevare dal consigliere di minoranza Carmelo Lombardo, già nella delibera di giunta del 14 aprile, a firma di Miliadò, con la quale l’ente forzese ha aderito al gruppo con capofila Roccafiorita, era messo nero su bianco che «ciascun candidato potrà presentare la candidatura per un solo progetto, pena la decadenza dal beneficio». «Ricevuta la seconda proposta, l’Amministrazione avrebbe dovuto declinare l’invito - ha evidenziato Lombardo - così ha fatto inficiare le richieste di 15 enti. Si faccia più attenzione per evitare situazioni così incresciose». Entrambe le aggregazioni avevano inviato alla Regione richieste di finanziamento da 270.000 euro ma i progetti non sono stati neanche presi in considerazione, vista la presenza di un ente in entrambe le domande.










