Chiusa per sempre la passerella tra Nizza e Alì Terme: il traffico torna sulla Statale 114
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
1530 Lettori unici
Da oggi stop alla circolazione
Chiusa questa mattina la passerella sul torrente Fiumedinisi tra Nizza di Sicilia e Alì Terme. Come avevamo annunciato nei giorni scorsi, in seguito alla nota del 7 novembre dell’Autorità di Bacino-Distretto Idrografico della Sicilia che dispone l’immediata demolizione della struttura, l’Anas ha deciso di interdire al traffico la bretella provvisoria, considerato che dal 17 aprile è aperto al traffico il nuovo ponte Fiumedinisi sulla Statale 114 e dunque ripristinata l’arteria principale. Ieri sera, alle 22.33, il responsabile Area Gestione Rete Catania di Anas, Sergio Cicero, ha firmato un’ordinanza che impone da oggi alle ore 10 la chiusura al traffico della passerella sommergibile, sia per i veicoli che per i pedoni. Un provvedimento comunicato questa mattina alle amministrazioni locali. Da ora in avanti, dunque,tutto il traffico torna a scorrere sulla Statale 114 Orientale Sicula, dopo sette anni in cui è stato deviato sulla bretella provvisoria in seguito alla chiusura del ponte, avvenuta il 4 settembre 2018, demolito e ricostruito in questi anni. Già il 4 novembre Anas aveva anticipato ai Comuni di Nizza di Sicilia e Alì Terme che «visto l'approssimarsi della stagione autunnale-invernale, trascorsi dieci giorni e in caso non si registri alcun riscontro positivo, ai fini della tutela e salvaguardia pubblica, si procederà all'interdizione al transito carrabile-pedonale della passerella, nelle more di avviare i lavori di demolizione ordinata dal Genio civile di Messina» e la nota del 7 novembre dell’Autorità di Bacino ha fatto saltare la firma dell’accordo che prevedeva la consegna della passerella e di tutte le aree comprese all'interno del torrente Fiumedinisi ai comuni di Alì Terme e Nizza di Sicilia, che l’avrebbero mantenuta aperta. La bretella, d’altra parte, era un’opera provvisoria che doveva rimanere in piedi fino alla ricostruzione del ponte Fiumedinisi e come sottolineato dall’Autorità di Bacino vi sono «limiti progettuali inerenti la sicurezza idraulica che connota l’infrastruttura temporanea, potenziale ostacolo al deflusso delle portate di massima piena attese e, come tale, causa determinante di una possibile esondazione del corso d'acqua con pregiudizio all'incolumità pubblica». I sindaci di Nizza di Sicilia e Alì Terme hanno chiesto il 12 novembre all’Autorità di Bacino di mantenere in piedi la passerella confermando la volontà di acquisirne la titolarità con assunzione dell'onere della manutenzione della sovrastruttura con relativa responsabilità gestionale e vigilanza relativa alla sicurezza in caso di allerta meteo, così come già concordato con Anas. «In merito alla manutenzione ordinaria del sottostante alveo torrentizio, compresi i tratti immediatamente a monte ed a valle della stessa - hanno scritto Natale Briguglio e Tommaso Micalizzi - stiamo già predisponendo una bozza di convenzione, di comune accordo con il Consorzio Messina Catania Lotto Nord, con la quale il Consorzio assume formale impegno, su richiesta dei Comuni, ad occuparsi della manutenzione dell'alveo torrentizio ogni qualvolta se ne renda necessario l'intervento al fine di garantire la sicurezza dell'opera e di quanti vi transitano. Naturalmente, come già fatto fino ad oggi da Anas, la passerella verrebbe chiusa al transito sia veicolare che pedonale in occasione di allerte meteo o comunque di condizioni meteo-climatiche avverse». Per i sindaci «la passerella, oltre a rappresentare una via di fuga alternativa al ponte sulla Ss 114, costituisce una fondamentale struttura viaria utilizzata dai mezzi di cantiere del raddoppio ferroviario che, in caso di demolizione, sarebbero costretti a transitare in pieno centro abitato di Nizza di Sicilia con evidenti difficoltà di manovra e a ridosso di infrastrutture sensibili quali asilo comunale, attività commerciali ecc…». Dunque è stato chiesto all’Autorità di Bacino di voler riconvocare il tavolo tecnico al fine di formalizzare tutti gli impegni.












