Sabato 27 Dicembre 2025
Salta l'accordo per consegnare il collegamento ai due Comuni e mantenerlo aperto


Passerella Nizza-Alì Terme, arriva l'ordine di demolizione e Anas dovrà chiuderla

di Andrea Rifatto | 11/11/2025 | ATTUALITÀ

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La bretella alla foce del torrente Fiumedinisi

Era tutto pronto e le firme sarebbero arrivate probabilmente già oggi, ma non verranno mai apposte. Salta l’accordo tra Anas e i Comuni di Nizza di Sicilia e Alì Terme per la consegna della passerella provvisoria sul torrente Fiumedinisi. Nei mesi scorsi le due amministrazioni comunali hanno chiesto all’ente gestore della Strada statale 114 di mantenere in piedi e aperta la bretella sommergibile alla foce del torrente, nonostante la riapertura del ponte demolito e ricostruito, chiedendo il trasferimento ai Comuni della titolarità della struttura e delle somme previste per la sua demolizione, imposta dal Genio civile di Messina già nel 2014. Dopo un tavolo tecnico svoltosi a fine maggio, il 4 novembre Anas ha convocato per oggi un sopralluogo con i sindaci per le valutazioni del caso e la sottoscrizione del verbale di consegna della passerella e di tutte le aree comprese all'interno del torrente Fiumedinisi tra i comuni di Alì Terme e Nizza di Sicilia. Nella lettera veniva già annunciato che «visto l'approssimarsi della stagione autunnale-invernale, trascorsi dieci giorni e in caso non si registri alcun riscontro positivo, ai fini della tutela e salvaguardia pubblica, si procederà all'interdizione al transito carrabile-pedonale della passerella, nelle more di avviare i lavori di demolizione ordinata dal Genio civile di Messina (pratica oggi in gestione da parte del Servizio 7 dell'Autorità di Bacino). E il 7 novembre è arrivata la doccia fredda.

L’Autorità di Bacino ha inviato una nota ad Anas e per conoscenza alla Prefettura di Messina, ritenendo inefficace l’accordo programmato tra Anas e i Comuni «nel merito di un'efficace e perdurante garanzia di sicurezza e salvaguardia della pubblica e privata incolumità, connesse sia all'utilizzo che al mantenimento della passerella» e ha disposto ad esclusiva cura e spese di Anas l'immediata demolizione dell'opera provvisoria. «Il tutto nell'incalzare della stagione autunnale e dei limiti progettuali acconsentiti ad Anas ed inerenti la sicurezza idraulica che connota l’infrastruttura temporanea - ha specificato il segretario generale dell’Autorità di Bacino, Leonardo Santoro - potenzialmente ostacolo al deflusso delle portate di massima piena attese e, come tale, causa determinante di una possibile esondazione del corso d'acqua con pregiudizio all'incolumità pubblica». Di conseguenza ieri Anas ha annullato il sopralluogo fissato per oggi per consegna la bretella ai due Comuni e da qui a breve procederà a chiudere la bretella al transito.

Muscarello: “Decisione incomprensibile, è pura follia burocratica»
«La nota dell'Autorità di Bacino arriva come un fulmine a ciel sereno ed è incomprensibile e gravemente lesiva degli interessi delle comunità di Alì Terme e Nizza Di Sicilia». Lo afferma il presidente del Consiglio comunale di Alì Terme, Nino Muscarello. «Finalmente si era in prossimità di un accordo tra gli enti interessati, che per il periodo strettamente legato ai lavori del raddoppio ferroviario, avrebbe consentito il mantenimento e l'uso in sicurezza della passerella, per snellire il traffico dei mezzi pesanti e rappresentare una valida co-alternativa alla circolazione stradale in tandem con il riaperto ponte Anas. La posizione dell'Autorità di Bacino è incomprensibile perchè, senza nemmeno accettare l'invito al sopralluogo che era fissato per oggi e organizzato dall'Anas, l'Autorità di Bacino si è volutamente sottratta ad un confronto sul campo, con le amministrazioni locali interessate e gli altri attori protagonisti di un accordo, Anas Rfi e Webuild, che avrebbe certamente fugato i dubbi in merito alla gestione in sicurezza della passerella. Dalla nota dell'Autorità di Bacino emerge con tutta evidenza l'ipocrisia di fondo sottesa alla stessa, visto che solo oggi si risveglia dal proprio torpore amministrativo, evidenziando i rischi inerenti la sicurezza idraulica ed i limiti progettuali, rischi per la pubblica incolumità legati ad una potenziale esondazione del corso d'acqua, in quanto la passerella costituirebbe un ostacolo al deflusso delle portate massime di piena, cosa tra l'altro già risaputa da anni. Benvenuti nel mondo reale mi verrebbe da dire - prosegue Muscarello - mi chiedo dove erano comodamente seduti in tutti questi anni i burocrati regionali dell'Autorità di Bacino, anni in cui i cittadini delle nostre comunità e della riviera jonica hanno usufruito della passerella a proprio rischio e pericolo, mentre mai la stessa Autorità si è preoccupata di intervenire per mettere in sicurezza e pulire la foce del torrente Fiumedinisi, cosa che permetterebbe un utilizzo della stessa passerella in tranquillità e sicurezza. Ritengo lesiva degli interessi non solo delle nostre due comunità ma della riviera jonica questa improvvisa presa di posizione, anche perchè si stavano studiando e ci sono modalità di utilizzo in sicurezza della passerella, come ad esempio la chiusura al transito nei giorni di allerta meteo o di condizioni meteo avverse, oltre ad una profonda pulizia del torrente e degli invasi da concordare con Rfi e Webuild. Buttare al vento 300.000 e più euro per demolire un opera in un momento storico in cui essa è più che mai utile è pura follia burocratica».


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