Giovedì 25 Aprile 2024
Obbligo di firma prima e dopo l'orario di lavoro. Lunedì i primi interrogatori


Assenteismo al Comune di Furci, i nomi dei destinatari della misura cautelare

di Redazione | 05/11/2016 | CRONACA

8852 Lettori unici | Commenti 8

Tiene banco a Furci Siculo la vicenda dei 65 dipendenti comunali indagati, su un totale di 85 in pianta organica, per assenteismo durante l’orario di lavoro. Nei confronti di 16 di essi, che dovranno rispondere di truffa in danno di ente pubblico e falsa attestazione mediante modalità fraudolente, il Tribunale di Messina ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma. Si tratta di Carmela Crisafulli, Maria Antonia Toscano, Domenico Finocchio, Monica Beatriz Foti, Antonietta Interdonato, Silvana Chillemi, Lucia Riggio, Santa Lino, Carmelo Caminiti, Carmelo Briguglio, Rosaria Sgroi, Antonino Triolo, Carmelo Fasolo, Orazio Spadaro, Giovanni Spinella e Paul Manuli. Per gli altri 49 indagati, il Gip del Tribunale di Messina, Monica Marino, non ha disposto una misura cautelare perché nelle loro condotte o non ricorre la doppia ipotesi di reato (aver strisciato il badge altrui ed essere a sua volta assente) oppure, pur ricorrendo, gli addebiti riguardano periodi di tempo “complessivamente considerati modesti”, ovvero inferiori alle 15 ore.

I destinatari della misura dovranno firmare in caserma prima e dopo l’orario di lavoro e rischiano la sospensione immediata, mentre è automatico l’avvio del procedimento disciplinare che può culminare con il licenziamento e la contestazione del danno erariale, nel caso in cui le accuse venissero provate. Proseguono intanto le indagini, condotte dal Commissariato di Polizia di Taormina. Lunedì prossimo per i 16 furbetti del badge inizieranno gli interrogatori di garanzia. 

Più informazioni: assenteismo furci  


COMMENTI

andrea triolo | il 05/11/2016 alle 13:01:06

Si si bagnatevvi u pane senza sapere veramente i fatti..parlare e criticare è bello fino a quando nn ci si ritrova dentro ... una scenata da film .... con pattuglie e poliziotti nel e fuori dal comune ...( manco si pigghiaru a Giulianu) vergogna soprattutto per il sindaco che prima di fare una cosa del genere poteva richiamare sia a voce che x iscritto dipendenti nnchè concittadini e a volte anche pazienti ... nn penso che dopo 20 anni di politica se ne sia accorto ora ... vergogna sia x lui che x i due che l hanno aiutato in questo provvedimento che si poteva evitare e risolvere in altri modi più consoni .... speriamo bene x tutti ...e cmq x quelli che parlano e dicono licenziateli o mandateli a casa vorrei dire che benomale ognuno il proprio lavoro al comune lo fa ... e che se ce un po di marcio sicuramente nn è questo che fare cambiare la situazione in Italia. Xche le truffe allo stato ci sono e ci saranno sempre, dove si mangiano i milioni sono fatti dall alto (parlamentari , giudici , eccc) .buona continuazione e in bocca al lupo alle persone sopra citate ..

Giovanni | il 05/11/2016 alle 16:05:06

Ma che stai dicendo ? Ha Fatto bene la polizia , e soprattutto a pubblicare i nomi, perché un conto è far uno sbaglio un altro è compiere reato, dispiace umanamente per le famiglie ma qua nessuno si bagna il pane, stiamo affrontando la realtà e persone mature maggiorenni lo sanno che è un reato. Ormai sono anni che si susseguono questi casi da nord a sud e da quanto leggo l'indagine e' del 2015 cioè un anno fa quando ormai eravamo tempestati giornalmente da notizie del genere. Adesso che la giustizia faccia il suo corso, chi ha colpe paghi senza Se e senza ma.

Carmelina Interdonato | il 05/11/2016 alle 16:24:06

SPERO CHE TU STIA SCHERZANDO CON IL TUO COMMENTO, LA VERGOGNA E DI QUESTI SOGGETTI NON DEL SINDACO , E GIà IN SICILIA NON SI VEDE NON SI PARLA E NON SI SENTE , E POICHE' GLI ALTRI SI MANGIANO I SOLDI MANGIAMO TUTTI A SBAFO TIMBRIAMO E ANDIAMO A FARCI I CAZ,,,,, I NOSTRI, MA CHE DISCORSO FAI? QUESTI VANNO LICENZIATI IN TRONCO SENZA STIPENDIO , E RITORNARE INDIETRO I SOLDI CHE NON SI SONO GUADAGNATI... NON DIFENDERE L' INDIFENDIBILE , NON FAI BELLA FIGURA . SMETTIAMOLA DI COPRIRE TUTTO .

Paolo Moschella | il 05/11/2016 alle 19:11:43

Andrea Triolo..chiunque tu sia e' per gente come te che l'Italia sta affondando. Vai a lavorare!

davide | il 05/11/2016 alle 19:15:45

U sai picchì non cancia a situazioni in italia, picchì ci sunnu chiddi conniventi comu a tia, si non si cumincia a licinziari i cosi non canciunu, chissu ie u risuttatu di quannu non si canusci u patruni, a travagghiati nte privati e così bi rinniti cuntu chi voli diri u travagghiu(quannu a iatta non c'è u surici balla)Era ora che le magagne venissero a galla!!!Non parliamo poi se hai un progetto in commissione edilizia che non sia stato redatto da un tecnico/ingegnere della casta ,sai qunte volte te lo respingono?Ma questo è un altro capitolo che sicuramente in futuro sentiremo parlare ...Adios

Maurizio | il 05/11/2016 alle 20:15:26

Andrea Triolo dovresti solo vergognarti per ciò che hai scritto..

CARLO BRIGUGLIO | il 07/11/2016 alle 11:43:44

Licenziateli e date il posto ai tanti giovani emigrati al nord a sgobbare per mille euro al mese (nella migliore delle ipotesi

Alberto ,santisi | il 07/11/2016 alle 14:18:27

È da parecchi anni che segnalo queste cose a chi di dovere e vi posso assicurate che la maggior parte dei 65 dipendenti ,quando ha saputo dalla polizia di quale reato erano stati accusati hanno tirato un sospiro di sollievo tant'è che piú di uno ha esclamato " ancora sapia!", sapete perchè? Perchè tutte le truffe e i danni che si possono fare negli uffici oubblici a Furci è giá stato fatto, la magistratura finora ha tolto solo un pó di polvere alla cima dell'iceberg. Mi auguro che ne prossimi mesi escano fuori le gravissime colpe commesse da decine di dipendenti comunali. Se la magistratura lo ritenesse necessario sono piú che disponibile a dare il mio modesto contributo a debellare questo marciume che ha infangato Furci ed i suoi abitanti agli occhi del mondo.

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