Giovedì 25 Aprile 2024
I mezzi possono circolare senza limitazioni. Rimane fruibile il ponte sulla Statale


Aperta la passerella sul torrente Agrò: nuovo collegamento tra S. Teresa e S. Alessio

di Andrea Rifatto | 04/05/2017 | ATTUALITÀ

6438 Lettori unici | Commenti 1

Amministratori e tecnici all'apertura della bretella

Aperta oggi alle 13.30 la passerella provvisoria sul torrente Agrò tra S. Teresa di Riva e S. Alessio Siculo. La struttura servirà per garantire la continuità dei collegamenti sulla Strada statale 114 e consentire la circolazione in entrambe le direzioni di marcia a tutti i veicoli senza alcuna limitazione di peso, a differenza di quanto avviene adesso sul ponte Agrò, dove si transita con senso unico alternato regolato da semafori e il divieto per i mezzi con portata superiore alle 3,5 tonnellate, compresi gli autobus. La struttura realizzata nel letto del torrente ha una lunghezza pari a circa 40 metri e una larghezza della carreggiata pari a 7 metri, che consentirà il transito ad una corsia per senso di marcia, oltre ad una banchina laterale di 1,2 metri destinata al transito pedonale. Al “varo” dell’opera, che collega i due comuni tra piazza Antonio Stracuzzi sul lato santateresino e via Mantineo sulla sponda alessese, erano presenti il sindaco di S. Alessio, Rosa Anna Fichera, il comandante della Polizia municipale Salvatore D’Agata e il geometra Valentino Smiroldo per l’Ufficio tecnico, oltre al consigliere di minoranza Nunzio Moschella; l’Anas era rappresentata dagli ingegneri Barbara Di Franco, responsabile dell’Area compartimentale di Catania, e Cristiano Fogliano, capo centro di Messina. Sul posto anche il geometra Antonino Di Bella per il Settore Viabilità di Anas, che questa mattina ha coordinato i lavori di posizionamento dell’ulteriore segnaletica verticale necessaria a fornire agli automobilisti le indicazioni utili ad imboccare la bretella. Secondo un apposito piano di emergenza siglato tra l’Anas, i Comuni di S. Teresa e S. Alessio e le amministrazioni dei centri collinari della Val d’Agrò, in caso di eventi meteo avversi che potrebbero causare la piena del torrente Agrò, con l'innalzamento del livello delle acque che potrebbero sovrastare l'infrastruttura, sarà compito dei sindaci segnalare alla Centrale operativa Anas il rischio di esondazione del corso d’acqua, mentre la chiusura spetterà all’ente gestore della Statale 114.

I lavori di costruzione della passerella erano iniziati il 9 maggio dello scorso anno e si erano conclusi in autunno, nell'ambito di un’unica gara d’appalto, per un investimento complessivo pari a un milione 225 mila euro, che comprende anche la realizzazione di quella sul torrente Fiumedinisi, in fase di completamento. Nelle scorse settimane, dopo le piene dell’Agrò che avevano danneggiato alcune parti, la ditta esecutrice era intervenuta per ripristinare la struttura e completare i collegamenti con S. Teresa e S. Alessio, realizzando anche un passaggio pedonale. I mezzi dovranno circolare con una velocità massima di 30 km/h prestando particolare attenzione alle curve esistenti sul lato alessese e all'innesto con via Mantineo. Il ponte Agrò rimarrà comunque aperto con le limitazioni attualmente in vigore in attesa che partano i lavori di demolizione e ricostruzione dell'impalcato. Il progetto esecutivo è stato completato ed è stato trasmesso a Rete Ferroviaria Italiana che, nella precedente fase di progettazione definitiva, si era riservata di esprimere ulteriore nulla osta sulla fase esecutiva. Ottenuto tale nulla osta, l'Anas procederà all'approvazione del progetto e all'appalto dei lavori.


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 04/05/2017 alle 15:09:39

"I lavori di costruzione della passerella erano iniziati il 9 maggio dello scorso anno e si erano conclusi in autunno" poi altro tempo fino a oggi: un anno per una passerella che poteva essere fatta in un mese! ... allora per la demolizione e ricostruzione, per cui dovrebbero essere sufficienti 4/6 mesi ci vorrà un lustro! Da wikipedia: Un lustro è un periodo di tempo equivalente a cinque anni. L'etimologia del termine viene dal sostantivo latino lustrum (a sua volta legato al verbo luere, aspergere), altra denominazione del rito di purificazione della lustratio. Tale rito era officiato in particolare ogni cinque anni dai censori quinquennali, al termine del censimento di cui erano incaricati. Il termine passò quindi ad indicare l'intervallo di tempo tra un lustrum e l'altro e quindi ogni intervallo di cinque anni.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.