Mercoledì 08 Maggio 2024
Intervento aggiuntivo sulla barriera soffolta e completamento delle opere a terra


Sant'Alessio, ultima fase per la protezione della costa: in mare arrivano altri 500 massi

di Andrea Rifatto | 09/09/2023 | ATTUALITÀ

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Gli ultimi massi in arrivo in cantiere

Riparte dopo la pausa estiva il cantiere delle opere di salvaguardia della costa di Sant’Alessio Siculo dall’erosione costiera. E gli interventi riprendono con una “sorpresa”. La realizzazione della barriera soffolta in mare era stata infatti data per conclusa a metà luglio, prima della chiusura del cantiere, ma dopo un rilievo è stato deciso di posare altre 5.000 tonnellate di scogli, pari a circa 500-600 massi, alle due estremità, a sud e nord del paese allo scopo di rifiorire la scogliera e renderla più stabile. I massi verranno trasportati in questi giorni in cantiere e dunque giungerà nuovamente nello specchio d’acqua alessese il motopontone da utilizzare per la posa in mare, così da completare la scogliera soffolta realizzata nell’ambito del secondo stralcio di completamento del terzo lotto funzionale, rinforzata per la prima volta da quando nel lontano 1997 sono iniziati i lavori per proteggere il paese dall’erosione costiera arrestando il moto ondoso ed evitando che la spiaggia venga risucchiata dal mare, in attesa del maxi ripascimento da 626.000 metri cubi che avverrà con i materiali di scavo della galleria ferroviaria di Taormina. 

L’impresa “Sant’Alessio Scarl” di Barcellona Pozzo di Gotto procederà poi con le opere a terra tramite la riparazione della scogliera radente all’altezza di via Domenico Costa e alla costruzione di 66 metri di marciapiede tra la piazzetta-belvedere di fronte l’Ufficio turistico e la via Dei Normanni (escluso il tratto in asfalto già a livello strada delimitato da paletti dissuasori), dove è previsto il rifacimento di altri 79 metri di marciapiede e manto stradale, che rimarrà al livello attuale per evitare problemi legati ai sottoservizi. Il progetto prevede anche il rifacimento di 90 metri di marciapiede e cordolo del vecchio muro di contenimento nella zona di via Musumeci e di 132 metri all’estremità nord in zona Sena (oltre ad un tratto di scogliera radente). Il cantiere dovrebbe chiudersi il 3 novembre.


COMMENTI

Cacciola Giuseppe | il 10/09/2023 alle 16:24:02

Ancora una volta si confonde ,il progetto è nato per la protezione dell'abitato, fin qua' ha dati i suoi risultati, per quanto riguarda l'erosione costiera è un altro discorso complesso ed ambientale. Io sono fautore di un innalzamento della barriera oltre la linea di Brema , cioè oltre un metro sul pelo dell'acqua,per avere un qualche beneficio sul problema della erosione costiera, sicuramente bisogna rafforzare ed allargare la barriera soffolta almeno dove insistono due grandi scalini di profondità ,per intenderci al Kennedy e nei pressi del bar capriccio. Non pannicelli caldi o improbabili pennelli sommersi, ma un vero e sensibile innalzamento oltre un metro dalla Brema di mare. Mi scuso per qualche refuso ma con questi telefonini ,oltre che per il sistema di impaginazione del sito,che possono verificarsi.

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