Giovedì 09 Maggio 2024
Gli attivisti hanno organizzato una passeggiata denunciando il grave stato di siccità


L'allarme di Ultima Generazione lanciato sull'Alcantara: "Il fiume sta scomparendo"

di Andrea Rifatto | 08/01/2024 | ATTUALITÀ

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Una marcia sul suo letto per lanciare l’allarme: “Il fiume Alcantara sta scomparendo”. A dirlo sono gli attivisti di Ultima Generazione, che hanno organizzato una passeggiata nella zona delle gurne evidenziando con preoccupazione con uno dei maggiori fiumi dell’Isola oggi non esiste più a causa della siccità, con conseguenze devastanti per l’agricoltura e per la salute dell’ecosistema. Zaini in spalla e striscione in mano, a denunciare le condizioni del fiume sono stati Simona, Rossana, Alessandra, Lorenzo, Marco, Mattia, Federico e anche l’ungherese Ottó Soós, studente universitario amante della Sicilia. “Abbiamo organizzato la manifestazione per portare l’attenzione sulla siccità estrema che la Sicilia sta vivendo in questo periodo - spiega Gesualdo Busacca, archeologo e antropologo, docente universitario e portavoce di Ultima Generazione - i dati pluviometrici ci dicono che le precipitazioni in questa parte dell’isola sono diminuite del 90% e questo è stato l’anno più siccitoso dal 1921, quando sono iniziate le misurazioni. Questa purtroppo non è un’anomalia ma la nuova normalità, già nel 2021 abbiamo visto come in estate questo tratto di fiume si sia seccato completamente con una moria enorme di pesce e i contadini, gli allevatori e le società energetiche della zona si rubavano letteralmente l’acqua a vicenda”. 

Già da un paio d’anni, infatti, il Parco fluviale dell’Alcantara ha avviato i controlli sulle portate dei pozzi e sulla legittimità delle derivazioni per le utenze industriali e agricole ed è emerso che la riduzione del livello del fiume, fino al prosciugamento, non fosse legata solo alla carenza di precipitazioni ma anche alla mano dell’uomo, anche perchè in molti casi si attingeva l’acqua pagando il canone in attesa di concessioni in sanatoria, senza che venisse verificato se il prelievo fosse compatibile con le portate. “È il nuovo stato, la nuova normalità della crisi climatica - aggiunge Busacca - una crisi non soltanto ecologica ma anche sociale che ci porta a fare la guerra per le poche risorse che sono rimaste. Per questo chiediamo l’intervento urgente del Governo, che non continui a finanziare l’industria fossile ma anzi che la metta davanti alle sofferenze dei cittadini, applicando misure urgenti di adattamento ma anche di sostegno delle popolazioni vittime di questi eventi estremi tra cui la gravissima siccità, perchè senza acqua non c’è vita”.


COMMENTI

Giuseppe Turiano | il 09/01/2024 alle 08:08:46

Iniziativa molto importante e lodevole sotto tutti i punti di vista che bisogna portare nelle scuole e nei luoghi istituzionali per sensibilizzare i cittadini con lo slogan "senza acqua non c'è vita" e cercare di razionalizzare le risorse idriche a seconda delle precipitazioni piovose

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