Sabato 20 Aprile 2024
Tra inquinamento e scarichi dei depuratori sarà una stagione con molti tratti off limits


Estate 2016, da Giardini Naxos a Messina 20 km di mare non balneabile

di Gianluca Santisi | 30/03/2016 | AMBIENTE

45409 Lettori unici | Commenti 11

Spiagge affollate di turisti: molti tratti rimarranno però chiusi

Raggiungono quasi 20 km i tratti di mare non balneabili nella fascia costiera che va da Giardini Naxos a Messina. Il dato emerge dal decreto sulla Stagione balneare 2016 firmato dal dirigente del Dipartimento Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute, Ignazio Tozzo, con il quale viene disciplinata la gestione ordinaria della programmazione del monitoraggio delle acque di balneazione in Sicilia e vengono individuate le zone di mare e di costa precluse alla balneazione per cause di inquinamento o altre motivazioni. Sui 19,345 km off limits per i bagnanti, ben 7,58 sono inibiti per motivi di inquinamento, come specificato anche dal Portale Acque del ministero della Salute: a Giardini Naxos il decreto impone lo stop alla balneazione dalla foce del fiume Alcantara sino a 150 metri in direzione nord, mentre a Messina risultano inquinati ben 6,63 km di costa dalla foce del torrente Larderia al torrente Portalegni, un tratto di 600 metri a partire da 50m a sud dell’ospedale “Regina Margherita” fino a 100 metri a nord della foce del torrente Annunziata e altri 200 metri a partire da 100m a sud a 100m a nord del canale Lago Piccolo Torre Faro. Nella cittadina naxiota sono off limits anche i 400 metri dell’area portuale (dalla barriera frangiflutti al modo di sopraflutto), così come nel capoluogo peloritano sono interdetti 480 metri dal lato sud del porto di Tremestieri al torrente Larderia e 9 chilometri di costa dal torrente Portalegni a via Brasile.

Capitolo a parte, invece, per i tratti di mare e di costa interessati da immissioni dovute alla presenza delle condotte sottomarine dei depuratori, motivo che ha portato il Dipartimento regionale Attività sanitarie ed Osservatorio epidemiologico a disporre il divieto di balneazione per diversi comuni jonici. Nello specifico, i tratti di costa inseriti nel decreto e classificati come non balneabili sono stati individuati a Letojanni, dove lo stop alla balneazione interessa un tratto di 200 metri in direzione del torrente San Filippo, in corrispondenza del depuratore consortile che serve anche la città di Taormina; Sant’Alessio Siculo (100m in direzione nord e 100m in direzione sud dal torrente Salice, dove scarica il depuratore utilizzato anche da Forza d’Agrò); S. Teresa di Riva (100m verso nord e 100m verso sud dalla foce del torrente Agrò, in direzione del depuratore comunale); Roccalumera (100m verso nord e 100m verso sud dalla foce del torrente Pagliara, vista la presenza della condotta del depuratore consortile dei comuni di Roccalumera, Furci Siculo e Pagliara) e Nizza di Sicilia (100 m direzione nord e 100 in direzione sud dal torrente Fiumedinisi a causa dello scarico del depuratore consortile di Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi. A Messina sono non balneabili per immissioni quattro tratti di mare: 200 metri in corrispondenza del torrente Giampilieri, 200m alla foce del torrente Briga, 600 metri al torrente Annunziata e altri 200 in corrispondenza dello scarico del torrente Acqualadroni.

Ai sindaci dei comuni territorialmente interessati toccherà adesso emettere le apposite ordinanze e “l'affissione dei cartelli metallici di divieto della balneazione in numero adeguato e posizionati in aree facilmente visibili, di formato minimo 50 x 80 cm, i cui contenuti dovranno essere espressi almeno in due lingue”. La stagione balneare in Sicilia avrà inizio venerdì 1 aprile e terminerà il 31 ottobre. L’articolo 2 del decreto prevede che “il periodo di campionamento delle acque di mare, anche per l’anno 2016, ha inizio nel mese di aprile e ha termine nel mese di ottobre. Il prelievo di pre-campionamento (gli ultimi risalgono allo scorso anno) dovrà essere effettuato dieci giorni prima dell’inizio della stagione balneare”. In caso di riscontro di inquinamento “i direttori dei Dipartimenti di Prevenzione e i Direttori dei Laboratori di Sanità Pubblica delle Asp hanno l'obbligo di comunicare con la massima tempestività ai sindaci dei comuni rivieraschi i tratti di mare non balneabili individuati”. “La comunicazione – si legge nel decreto – dovrà specificare il motivo della non balneabilità, l'estensione del tratto di costa e le coordinate geografiche e ciò ai fini dell’emissione, da parte degli stessi sindaci delle ordinanze”.

Più informazioni: stagione balneare 2016  


COMMENTI

sandra marin | il 30/03/2016 alle 19:03:48

Anche se la zona non balneabile a Letojanni è in direzione del torrente S.Filippo, poi le correnti alle 10 del mattino portano i liquami fino al quartiere Baglio, e le immondizie galleggiano che è un piacere, mi dite come fa ad essere balneabile tutto il resto del mare di Letojanni?

Antonio Grasso | il 31/03/2016 alle 23:00:17

Se i depuratori non funzionano a dovere il divieto di balneazione va messo in tutta la costa, la corrente trasporta tutto ben oltre 100 o 200 metri... Una vergogna comunque...

Angela A. | il 24/04/2016 alle 22:47:07

Lo scorso anno era praticamente impossibile bagnarsi anche solo i piedi. Quest'anno già nel mese di aprile il mare è maleodorante e si presenta con una sgradevolussima schiuma. Cosa dobbiamo fare x riavere il nostro mare pulito e x evitare di ammalarci? Come è possibile che nessuno si preoccupi di riparare i depuratori? Sono danni esagerati x la la salute e x l economica dell inteta costa interessata

concetta consolo | il 03/06/2016 alle 20:18:07

Si vocifera che i soldi della comunità europea per il ripristino dei depuratori sono arrivati,perchè non sono stati spesi? Inoltre noi paghiamo le tasse per i depuratori,che fine fanno? SE NON FUNZIONANO PER QUALE MOTIVO DEVO PAGARE?IO SONO BEN DISPOSTA A PAGARE LE TASSE MA SE HO I SERVIZI DOVUTI.OGNI ANNO LA STESSA STORIA NO NE POSSIAMO PIU CHI DI DOVERe PRENDA I GIUSTI PROVVEDIMENTI.

claudia | il 05/07/2016 alle 15:33:57

È tutto assurdo... abbiamo la possibilità di godere di una risorsa economica, sociale e fonte di salute immensa ed invece ognuno continua a guardare al proprio orticello non accorgendosi del male ch e fa a se stesso ed ai propri figli... che vergogna... ma la colpa è solo nostra! Non non curiamo il nostro ambiente! Noi votiamo coloro che scelgono per noi! Noi pensiamo che qualcun altro debba risolvere i nostri problemi.... così non si può che morire... Suggerisco alla redazione un reportage o inchiesta su perché danno concessioni per lidi e strutture per la balneazione in zone con divieto... interessante controsenso no?

Pancrazio La Spina | il 05/07/2016 alle 18:40:22

Nella baia di Giardini Naxos ho notato tutti gli anni, in tempio diversi (io vivo all'estero), puntualmente verso le 11 a.m. e le 17 p.m. (intervalli corrispondenti alle maree e alle correnti, che provengono da Nord, cioè da Capo Taormina), dei liquami, simili a olii, avanzare in linea fino a rimanere sulla battigia. In certi punti pure un tappeto di schiuma bianca, simile a straccetti di carta. Ho fatto notare ciò al Comune perché ne cercassero la provenienza. Nulla è successo in questo senso. Non si continui a parlare di turismo e Bandiera Verde. Il Turismo è (da tempo) e rimane locale. Buon bagno.

SILVESTRI GAETANO | il 25/07/2016 alle 14:45:17

Da anni, avendo una casa di proprietà in zona, frequento le spiagge da Naxos fino a Fiumefreddo per alcuni mesi all'anno. Lo spettacolo può essere definito, molto eufemisticamente, deprimente e scandaloso. Come al solito si dà la colpa alla mancanza di "fondi"e "sic" di personale! Semplicemente non commento per non cadere nel turpiloquio. Sono sempre stato convinto che il "turismo" è una risorsa essenziale per la Sicilia, in grado di far "campare" tutti. Ma, purtroppo, penso che prima o poi questa bella Regione affonderà nel Mediterraneo, coperta dalle proprie immondizie

Venera spina | il 07/08/2016 alle 14:39:05

Vorrei poter comprendere come può la rappresentanza politica di questi luoghi consentire questo scempio. Sarebbero luoghi meravigliosi, sarebbe un mare paradisiaco se non ci fosse la melma a galleggiare.

Pietro spadaro | il 21/08/2016 alle 09:15:23

Cosa aspettano i giovani della riviera jonica a scendere in piazza con i forconi per difendere il mare loro e dei loro figli,oggi diventato un'immensa cloaca. In questo mare, dentro il quale sono nato e cresciuto, facevamo i gargarismi !! Insieme al mare moriranno le loro speranze !!

Livio bucceri | il 21/08/2016 alle 19:53:07

Ho passato gli ultimi 20 giorni a Letojanni, paese dove vengo da 50 anni. Pur non potendo paragonare la gestione dell'ambiente a quanto avviene nel settentrione del mondo, a causa di mentalità differenti, devo onestamente dare atto di un miglioramento ambientale ed ecologico rispetto al passato. 1) è un paio d'anni che la corrente non porta più strisciate di rifiuti da discarica (cosa che è sempre avvenuto in precedenza, in genere tra le 11 e le 12...) 2) non c'è più il catrame sulla spiaggia, che ha funestato infanzia ed adolescenza (e oltre). Ho ancora asciugamani macchiati di questa porcheria, che tengo, fortunatamente, solo come ricordo. 3) nonostante i divieti, la notte tra il 14 ed il 15 agosto si assiste a campeggi selvaggi di masse di giovani sulla spiaggia. Il ricordo lasciato da questa umanità dedita a bere e mangiare in stoviglie e contenitori di plastica, abbandonati ovviamente sul luogo, è stato rimosso, negli ultimi anni, entro i giorni successivi e la spiaggia ripulita con efficienza teutonica. Credo sia giusto testimoniare che miglioramenti ci sono stati, auspicando che anche per le altre criticità, che pure esistono, vi possa essere rimedio a breve.

ALBERTO | il 03/03/2017 alle 11:31:01

caspita mi sto pentendo di aver prenotato in zona!!! speriamo bene....

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