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Chiesa Madonna del Carmelo, 150° anniversario dell'intitolazione
di Salvatore Coglitore | 08/07/2013 | STORIA
di Salvatore Coglitore | 08/07/2013 | STORIA
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L'interno della vecchia chiesetta negli anni Venti
Nella riviera jonica messinese il culto verso la Madonna del Monte Carmelo ebbe inizio tra il 1537 ed il 1559, allorché venne costruito a Fiumedinisi il convento dei Carmelitani. Subito dopo la venerazione verso a “Mathr’u Càrminu” si propagò anche in altre comunità dove ancora oggi è fervida: a Santa Teresa di Riva, a Scaletta Zanclea, a Roccalumera, a Sant’Alessio Siculo, a Misserio (frazione di S. Teresa), a Rimiti (Casalvecchio). Fronte e retro dello scapolare delle Carmelitane Francesco Paolo Caminiti fu il primo "custode dell'oro" La storica delibera del 1863 L'interno della vecchia chiesetta in una foto degli Anni Venti
Nel 1507 a Bucalo, quartiere di S. Teresa, allora marina di Savoca, venne realizzata dalla famiglia Bucalo una chiesetta dedicata al Sacro Cuore di Gesù e successivamente venne dedicato un altare alla Madonna del Carmelo. Dopo tante lotte, nel 1854 S. Teresa ottenne l’autonomia amministrativa da Savoca ma la separazione spirituale venne concessa solo il 2 novembre 1863, con apposito decreto ministeriale col quale nello stesso tempo si disponeva che dal nuovo Comune di S. Teresa venisse nominato un parroco e economo da destinarsi alla chiesa Madonna del Carmelo. E così, il 22 dicembre del suddetto anno, il Comune, sindaco don Giovanni Crisafi, eleggeva il reverendo Sebastiano Scarcella economo. Ecco la trascrizione di uno stralcio della delibera comunale del 22 dicembre 1863: ”Il Consiglio, considerato dagli atti che nel 1863 il Governo sotto il giorno 2 novembre, con apposto Decreto Ministeriale ordinò la separazione dello Spirituale tra Santa Teresa e Savoca e nello stesso tempo disponeva che nel Comune di Santa Teresa venisse nominato un Parroco e Economo. Destinandone Chiesa Madre quella sita nel centro della sezione sotto il titolo di Maria del Carmelo…”. Il 2 novembre ricorre quindi il 150° anniversario della separazione spirituale da Savoca, ma anche l'intitolazione della chiesa alla Madonna del Carmelo, evento importante per la comunità religiosa santateresina. La prima festa dedicata alla Madonna del Carmelo si svolse l’anno successivo, il 16 luglio 1864. Nelle processioni veniva esposto un quadro del 1593 raffigurante “la Madonna del Carmelo che teneva in braccio il Bambino Gesù ed in mano il Santo Abitino”, come ci riferisce il cappuccino padre Giampietro e come ci conferma il sac. Paolo d’Agostino.
Tale prezioso quadro, durante l’alluvione del 26 novembre 1958 che colpì il quartiere Bucalo, pare sia stato consegnato, assieme ad altri oggetti sacri, a delle famiglie di fiducia al fine di salvaguardarli da eventuali danneggiamenti e per tenerli in custodia. Non tutti gli oggetti tornarono indietro, tra questi la tela del 1593.
Tutti i registri e i documenti che riguardano la chiesa prima del 1863, quando era dedicata al Sacro Cuore di Gesù, oggi sono custoditi nell’archivio parrocchiale della chiesa Matrice di Savoca, mentre nella chiesa Madonna del Carmelo si trovano solo quelli successivi a tale data. Nel 1884 i fedeli santateresini fecero domanda alla Curia messinese affinchè Maria SS. del Monte Carmelo divenisse Patrona e Protettrice del paese di S.Teresa di Riva. Con bolla del 1886 la chiesa venne elevata a parrocchia e successivamente, nel 1888, con delibera consiliare comunale n° 29, a firma del sindaco, don Luigi Trischitta, la “Beata Vergine del Monte Carmelo viene proclamata Patrona di Santa Teresa di Riva, ricorrenza da festeggiarsi il 16 luglio”. Lo stesso anno venne dato incarico allo scultore Francesco Lo Turco di Gallodoro (e non di Mongiuffi, come erroneamente si è sempre scritto) per realizzare la statua lignea della Madonna e contemporaneamente venne nominato il primo “Custode dell’Oro della Madonna” (raccolta degli innumerevoli ex voto), nella persona di don Francesco Paolo Caminiti (1851-1923), figlio di Giuseppe, Padre dell’Autonomia santateresina.