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Lega Pro. Messina allo sbando, i tifosi contestano Grassadonia
di Carmelo Micalizzi | 11/03/2015 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 11/03/2015 | SPORT
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Il tecnico dei siciliani Gianluca Grassadonia
Non basteranno le parole di Corona a fine gara a calmare gli animi dei tifosi del Messina, costretti questo pomeriggio ad assistere all’ennesimo scempio. Ancora una rimonta dopo essere passati in vantaggio, ancora espulsioni, sintomo che nella squadra, soprattutto psicologicamente qualcosa, anzi molto, non va. Il Melfi espugna il "San Filippo" nella 29esima giornata del campionato di Lega Pro, girone C, e scappa via a 31 punti, condannando il Messina, che colleziona la quinta sconfitta consecutiva rimanendo bloccato a quota 25 in classifica, all’inferno dei playout, a meno di clamorose rimonte che allo stato attuale appaiono quasi fantascientifiche. Vibranti proteste da parte dei tifosi all'indirizzo dell'allenatore Gianluca Grassadonia, invitato a lasciare la squadra. Si inizia dopo un minuto di raccoglimento in memoria di Luca Colosimo, arbitro di Lega Pro morto in un incidente stradale domenica scorsa. Il Messina reclama subito per un calcio di rigore per tocco di mano di Di Filippo. Al 4’ rischia di calare il gelo sul “San Filippo” quando Perina rinvia lungo con il pallone che rimbalza e scavalca Berardi, preso in controtempo, accarezzando il palo. Dopo la paura i biancoscudati la sbloccano con un gol d’autore di Ciciretti, che al 6’ raccoglie un tiro di Bortoli rimpallato al limite e lo trasforma nell’1-0 con un gran sinistro a giro. I lucani accusano il colpo e la partita si innervosisce, ma i peloritani vanno via via spegnendosi cedendo metri agli avversari, che prima ci provano con un colpo di testa alto di Gallo (16’), poi dopo appena un minuto, sfruttando una deviazione sotto porta su punizione di Agnello, sfiorano il gol ma Berardi si supera togliendo la palla dall’angolino. Il Messina si riaffaccia dalle parti di Perina al 25’, sempre con Ciciretti che dal limite calcia poco sopra la traversa ma sono gli ospiti a provarci con maggiore insistenza con le punizioni di Agnello, sopra la barriera (26’) e Pinna, che mette alto dai 25 metri (30’). Ma la più grande occasione è ancora per i siciliani: a sette minuti dall’intervallo Corona lancia con l’esterno De Paula che dal limite incrocia con il sinistro, trovando la pronta risposta di Perina che si salva in corner. I gialloverdi ci provano con un colpo di testa di Agnello poco prima del duplice fischio, ma il risultato rimane inchiodato sull’1-0. Ancora una volta in questa stagione, la sconfitta della compagine peloritana si consuma nella seconda frazione. La squadra si dimostra incapace di chiudere la partita o almeno di mantenere il risultato, andando in bambola alle prime difficoltà, non aiutata di certo dall’arbitraggio del sig. Piccinini di Forlì, apparso a tratti confuso e protagonista di scelte alquanto dubbie. Spettacolo indecente quello a cui hanno assistito i tifosi, che a più riprese hanno contestato la squadra non risparmiando neanche il tecnico Grassadonia. In avvio ripresa è subito pericoloso il Melfi con una punizione di Agnello dal limite di poco fuori, poi è il Messina a segnare con De Paula lanciato da Bortoli a rete ma il guardalinee alza la bandierina e segnala offside invalidando il gol. Gli ospiti pareggiano al 51’: Fella imbeccato da Caturano in area scappa a Cane e infila Berardi da due passi con il sinistro dopo aver colpito il palo. I peloritani rischiano anche di passare in vantaggio al 59’ quando Silvestri fa la sponda a Corona su punizione di Stefani dalla trequarti, ma il bomber di Cinisi sotto porta chiude troppo il destro mancando la rete di un soffio. Passa un quarto d’ora e Tortorì scappa ad Altobello che lo trattiene in area: l’attaccante dei lucani va giù ed è rigore, che Caturano trasforma per l’1-2. Gli ospiti vanno ancora vicini al gol al 72’ con una fucilata di Caturano ma è il Messina a rischiare di trovare il pareggio quando Bortoli calcia a rete sfruttando una punizione di Stefani dalla trequarti: Perina è in giornata di grazia e con un miracolo toglie la palla da sotto la traversa. Finale folle al “San Filippo”: al 78’ Cane viene espulso per doppia ammonizione dopo una trattenuta su Caturano mentre al 90’ è Stefani a fargli compagnia, cacciato dal direttore di gara per proteste. Continua la contestazione e i fischi che si fanno assordanti quando il direttore di gara dopo 4’ di recupero mette fine alle sofferenze giallorosse. Fine della trasmissione e Messina sconfitto, sempre più nell’oblio dei playout. MESSINA – MELFI 1 - 2
Senza Iuliano e Mancini infortunati, con Pepe, Nigro e Orlando squalificati, il tecnico dei giallorossi è costretto all’ennesimo cambio di modulo schierando un 4-4-2 con Berardi alla terza consecutiva da titolare tra i pali, difesa con Stefani e Altobello centrali, Silvestri a sinistra e Cane a destra. Sulla mediana Izzillo, Damonte e Bortoli con Ciciretti in posizione leggermente avanzata a supporto dei due di attacco Corona e De Paula. Pochi gli spettatori sugli spalti, probabilmente anche a causa di uno scomodo orario di gioco, come le 14.30 di un giorno di metà settimana.
TABELLINO
Reti: 6’ Ciciretti (MES), 51’ Fella, 66’ (R) Caturano (MEL)
MESSINA (4-4-2): Berardi, Cane, Altobello, Stefani, Silvestri (64’ Donnarumma), Izzillo (54’ Spiridonovic), Damonte, Bortoli, Ciciretti, Corona, De Paula (81’ Rullo). A disposizione: Scardino, Sciotto, Sciliberto, Bonanno. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
MELFI (4-3-1-2): Perina, Annoni, Pinna, Dermaku, Di Filippo, Spezzani, Gallo (64’ Giacomarro), Agnello, Caturano (79’ Falomi), Tortorì (89’ Tundo), Fella. A disposizione: Gagliardini, Luparini, Cicerelli, Nappello. All.: Leonardo Bitetto.
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì
Ammoniti: Cane, Silvestri, Altobello, Donnarumma (MES), Agnello, Gallo, Caturano (MEL)
Espulsi: 78’ Cane, 90’ Stefani (MES)
Recupero: 1’ pt, 4’ st