Atletica Savoca, Di Bella e De Simone campionesse regionali e volano agli Italiani
di Redazione | oggi | SPORT
di Redazione | oggi | SPORT
221 Lettori unici
Di Bella e De Simone con il tecnico Aliberti
L’Atletica Savoca è salita in cattedra ai recenti Campionati regionali Cadetti, riservati ai nati negli anni 2010 e 2011, che si sono svolti a Catania. Carola Di Bella ed Elisa De Simone sono le nuove campionesse siciliane rispettivamente di salto in alto e marcia. Per loro anche i preziosi “pass” per gli Italiani di categoria, in calendario il 4 e 5 ottobre a Viareggio. Le due “orange”, convocate nella Rappresentativa siciliana, difenderanno, quindi, i colori dell’Isola, di Savoca e del comprensorio jonico nella prestigiosa rassegna nazionale. Di Bella si è imposta nell’alto, superando l’asticella posta a 1,49 metri, mentre De Simone ha sbaragliato la concorrenza nella 3 km del “tacco e punta” con il crono di 16’25”78, bissando il titolo vinto nel 2024. Argento per Ginevra Bonanno nel triplo, che ha confermato di essere in un crescente stato di forma. Quarto posto per Maddalena Briguglio negli 80 metri, ottenuto al primo anno nella categoria. Quinta posizione di Giovanna Carnabuci, Matteo Crocetta, entrambi nel lancio del disco, Giada Santoro (martello) e Christian Ferraro nei 300 ostacoli. Sesto Francesco Carnabuci nei 1200 siepi ed ottavo Riccardo Gullo nel lungo. Positive, inoltre, le prestazioni fornite da: Alessandro Miano, Rosario Morabito, Riccardo Gullo, Giovanni Di Mauro e Lorenzo De Salvo. In terra etnea, la squadra della presidente Manuela Trimarchi si è presentata competitiva, motivata e vogliosa di andare oltre i propri limiti. “Per quanto riguarda i Cadetti c’è già una notevole differenza tra il primo ed il secondo anno ed intervengono naturalmente lo sviluppo e la crescita. I livelli tecnici si alzano e se non hai una struttura adeguata risulta molto complicato ottenere risultati - dichiara l’allenatore Antonello Aliberti -. Noi ci alleniamo, da due mesi e mezzo, in un'area provvisoria, dotata di un pistino di quattro corsie di 110 metri, la pedana del salto in lungo ed un percorso in terra battuta con saliscendi e curve particolarmente strette. Incontriamo notevoli difficoltà in varie specialità quali: i lanci, il salto in alto, la velocità prolungata (200 m, 300 m, 300 hs, 400 e 400 hs) ed il mezzo fondo veloce (800 m, 1.000 m e 1.500 m). Nella velocità prolungata e negli ostacoli, i ragazzi sono costretti ad andare avanti ed indietro nel pistino con evidenti complicanze logistiche ed organizzative. Nonostante tutto, hanno sfiorato le medaglie e occupato posizioni di media classifica. Questo ci addolora, anche perché il territorio vanta potenziali talenti, che potrebbero fare il salto di qualità, ma, arrivati ad una certa età, debbono misurarsi non solo contro sé stessi e gli avversari, ma pure con una situazione surreale”.