Domenica 21 Dicembre 2025
Confermate le aliquote anche per il 2026. "Scivolone" in maggioranza su anziani e disabili


Taormina, l’Imu rimane al massimo anche dopo il dissesto: protestano le opposizioni

di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA

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L'assessore Giuseppe Sterrantino

Restano invariate le aliquote Imu a Taormina. Il Consiglio comunale, con 10 voti favorevoli della maggioranza e 4 contrari dei consiglieri di minoranza Nunzio Corvaia, Luca Manuli, Lucia Gaberscek e Maria Rita Sabato, ha approvato la delibera che riconferma lo 0,6% per abitazione principale A1, A8 e A9 e relative pertinenze, 0,1% per fabbricati rurali ad uso strumentale (inclusa la categoria D10) e 1,06% per fabbricati D, terreni agricoli, aree fabbricabili e altri fabbricati. Tutte le forze di minoranza hanno chiesto all’Amministrazione comunale di rivedere le aliquote, visto che il Comune è ormai fuoriuscito dal dissesto finanziario e non è necessario lasciarle al massimo per alleviare la pressione fiscale su cittadini e attività commerciali, ma per il momento è passata la riconferma. «La pressione fiscale inizia ad essere importante, a Taormina si lavora stagionalmente e non c’è un lavoro annuale che consente di onorare i tributi - ha evidenziato Corvaia - molte attività vanno in sofferenza, i pensionati hanno difficoltà. Si inizi ad abbassare la pressione fiscale, questa riconferma è inopportuna perchè non c’è l’esigenza di mantenere le aliquote così alte, aumentate dall’Amministrazione del sindaco Giardina nella fase di predissesto». Per Sabato «così le persone sono scoraggiate ad investire sugli immobili e abbassare l’Imu potrebbe incentivare il mercato», Gaberscek ha sottolineato come «sono tantissime le attività commerciali in netta sofferenza, sopravvivono alcuni taorminesi che mantengono la propria attività e fanno tanta fatica, anche per gli affitti lievitati, a rimanere in regola con il pagamento dei tributi». Manuli ha ricordato come l’Amministrazione avesse detto che dal 2026 si potessero ridurre le tasse: «Siamo sorpresi nel rivedere la conferma delle aliquote, nonostante potremmo alleviare la pressione fiscale sui cittadini - ha rimarcato in aula - il Comune potrebbe definire esenzioni e aliquote minori per coloro che vivono all’estero e hanno una seconda casa, che però è la prima in Italia».

«L’Imu sulle seconde case garantisce al Comune gli introiti per coprire i servizi per i cittadini - la risposta dell’assessore a Bilancio e Tributi, Giuseppe Sterrantino - ho assunto l’impegno ad agire sulle imposte e stiamo lavorando per alleviare la pressione fiscale legata alla tassa rifiuti e al canone idrico. Sull’Imu non abbiamo fatto questo ragionamento, visto che si tratta di seconde case, valuteremo dal prossimo anno la questione dei residenti all’estero». Per la consigliera di maggioranza Carmelina Bambara, «le aliquote sono al massimo dal 2018 e non sono state aumentate dall’Amministrazione De Luca per il dissesto - ha commentato - ci impegneremo a fare un confronto e valutare se sia possibile diminuirle. Tutte le abitazioni possedute da anziani e disabili sono assimilate all’abitazione principale e quindi sono esenti dall’Imu, ci stiamo tanto preoccupando per i vecchietti che hanno la seconda abitazione ma viene equiparata all’abitazione principale, come cita la delibera, se volete guardarla… - ha detto rivolta ai consiglieri di minoranza - sono tutelati sia anziani che disabili secondo l’articolo 1 comma 741 della Legge 160/2019». In realtà non è così, in quanto l’assimilazione all’abitazione principale riguarda solo i casi di unità immobiliari di anziani o disabili che hanno la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che le stesse non risultino locate, come previsto dal comma 741 numero 6 dalla Legge 160/2019.


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