Taormina, le ragioni dell'addio a Bolognari: "Eravamo perfetti estranei a casa nostra"
di Andrea Rifatto | 26/10/2024 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 26/10/2024 | POLITICA
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Il capogruppo Marcello Passalacqua
«In questa storia non ci sono vincitori né vinti: ha perso la politica, ha perso il concetto di opposizione costruttiva ed unita ed ha perso l’unità di intenti di un Paese che continua a pensare troppo al singolare e troppo poco al plurale». A pochi giorni dall’annuncio dell’addio al gruppo politico “Noi, Taormina” dell’ex sindaco Mario Bolognari, i consiglieri di minoranza Marcello Passalacqua, Lucia Gaberscek e Andrea Carpita spiegano le ragioni dell’abbandono, sopraggiunto dopo una lunga e sofferta decisione. «Un atto dovuto esclusivamente a visioni divergenti, interne alla stessa piattaforma di minoranza - raccontano - sulla modalità di organizzare l’opposizione consiliare e sulla visione programmatica del lavoro da svolgere, mille volte sbandierata dalla nostra base politica ma che non ci ha mai visti coinvolti attivamente. I violenti attacchi politici, che hanno finanche sconfinato nel personale, subiti da soggetti facenti parte del gruppo “Noi Taormina”, con i quali avremmo dovuto costruire una piattaforma propositiva alternativa all’attuale Amministrazione e che avrebbero dovuto vederci uniti, pur nella consapevolezza della presenza al suo interno di diverse “anime politiche”, non hanno fatto altro che amplificare un malessere crescente che è diventato nel tempo sempre più acuto dal vederci considerati a tutti gli effetti dei “perfetti estranei a casa nostra”. Ringraziamo la piattaforma “Noi Taormina” ed il prof. Bolognari, al quale rimaniamo umanamente legati, per averci accolto e per aver condiviso battaglie, risultati e anche delusioni comuni. Adesso però le nostre strade si dividono, per visioni differenti nelle strategie e nei modi di comportamento». Chiaro il riferimento all’attacco sferrato da Danilo La Monaca, assessore designato della lista “Noi, Taormina”, che ha messo in dubbio la reale intenzione di alcuni consiglieri di fare opposizione al sindaco Cateno De Luca, invitatoli a dimettersi, prendendo di mira in particolare Carpita per un incarico da 50mila euro affidatogli da Asm. «Troppo spesso isolati, messi da parte e mai coinvolti nelle programmazioni politiche - lamentano Passalacqua, Gaberscek e Carpita - comodo parafulmine per nascondere una diffusa povertà di idee e di programmi. Le modalità, inoltre, con le quali è stato creato un secondo polo di opposizione consiliare in aggiunta a quello presente, senza che fossimo non dico interpellati ma quanto meno messi a conoscenza, salvo apprenderlo con stupore direttamente durante il Consiglio comunale che ne ha sancito la sua creazione, hanno avuto un peso non secondario nella nostra decisione». L’addio al gruppo politico di Bolognari non corrisponde ad un avvicinamento alla maggioranza, alla linea politica dell’Amministrazione o ad altre forze politiche o civiche presenti in città, ma i tre annunciano che continueranno a svolgere un opposizione equilibrata e costruttiva (il gruppo consiliare cambierà nome) nel supremo interesse del bene di Taormina, fatta su proposte e contenuti, senza prese di posizione aprioristiche. «Non siamo molto interessati a facili consensi ma al conseguimento di obiettivi concreti e programmati - concludono i tre consiglieri - e ci opporremo con fermezza ad ogni tentativo che possa svilire, mortificare, sminuire o svendere la nostra Taormina, nella quale noi taorminesi sempre più spesso abbiamo la sensazione di vivere nella condizione di ospiti non troppo graditi. Lealtà, onestà intellettuale, correttezza e principi non sono valori sui quali si possa scendere a patti. In questo la Politica ha molto da imparare da una sana e genuina coscienza civica».