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Taormina. Il Pd attacca il sindaco: “Non può fare il duro”
di Redazione | 22/12/2014 | POLITICA
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Eligio Giardina e Lisa Bachis
“Dialogo e confronto politico su temi e contenuti meritano rispetto ed educazione verso tutte le forze politiche in campo, e non uscite da teatrino”. Il circolo del Partito democratico di Taormina non le manda a dire al sindaco della Perla, Eligio Giardina, all’indomani della seduta di Consiglio comunale per l’approvazione del Bilancio 2014: l'opposizione tutta ha fatto un bel regalo di Natale – si legge in una nota a firma del coordinatrice Lisa Bachis – non all'amministrazione, ma alla città di Taormina, a noi cittadini, per grande senso di responsabilità. Senso di responsabilità, che tuttavia, il sindaco Giardina ha mostrato di non avere, e con un atteggiamento non consono ad un primo cittadino, ha dimostrato di non saper accettare”. A far scattare la scintilla sono state le affermazioni fatte in aula da Giardina poco prima del voto: “Un sindaco non può attaccare, mostrando arroganza - scrive il circolo -un altro candidato alla poltrona di primo cittadino, Mario Bolognari, ritiratosi dalla precedente tornata elettorale, tirando fuori il fatto che lui i numeri ce li ha e che se Bolognari fosse rimasto in corsa si sarebbe messo a sua disposizione con la vice sindacatura”. Un volersi “togliere i sassi dalle scarpe" che non è andato giù al Pd, sentitosi preso in giro da chi parla di aperture e dialogo per il bene della città senza aver neanche letto il documento contenente la proposta politica per la Città di Taormina redatto dai democratici della Perla, come ammesso dall’attuale sindaco. “É chiaro che questa maggioranza non abbia i numeri per governare, è sotto gli occhi di tutti – prosegue la nota –: è evidente che le parole di Bolognari, pronunciate all'assemblea del Pd di Taormina abbiano scoperto una ferita sanguinante, perché sebbene Giardina abbia vinto, il suo carrozzone cade a pezzi, e non regge più il peso di questa ‘armata Brancaleone’”. Il Partito democratico sottolinea poi come il sindaco non possa svilire il lavoro fatto dalle forze consiliari d'opposizione, in particolare l'impegno dei consiglieri Longo e Benigni: “Non può permettersi di ‘fare il duro’ con toni che nulla a che fare hanno con il confronto politico serio e costruttivo. Il documento "Una proposta politica per la Città di Taormina", sottoposto ai cittadini e al sindaco, contiene la linea che intendiamo seguire e dunque asserire di non averlo letto è come ricevere un sonoro ceffone da chi in questo momento si trova in catene e tenta una rivolta fallimentare. Se questo è il dialogo che il sindaco Giardina auspica per il 2015 – conclude il Pd – siamo ben lontani dall'esaudire i suoi desideri”.