Taormina e la mozione rifiuti bocciata: "Delusi dai comportamenti ma aperti al dialogo"
di Redazione | 01/09/2025 | POLITICA
di Redazione | 01/09/2025 | POLITICA
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La bocciatura della mozione in maggioranza
La seduta del Consiglio comunale ha rappresentato per noi cittadini una profonda delusione». A dirlo sono i componenti del Comitato “Diritto al sonno” di Taormina, dopo la bocciatura con otto voto contrari da parte della maggioranza della mozione proposta dal gruppo di minoranza “Rinascimento Taormina” con Luca Manuli, Nunzio Corvaia e Maria Rita Sabato, votata anche da Lucia Gaberscek e Andrea Carpita, che proponeva di prolungare almeno fino alle 7 l’orario di conferimento dei rifiuti per i residenti del centro storico. «Abbiamo assistito a consiglieri, nostri concittadini, che senza proferire parola hanno alzato la mano per bocciare la mozione - evidenzia il Comitato - che se approvata, avrebbe dato subito risposta al disagio che da oltre un anno subiamo: la privazione del diritto al sonno, costretti a conferire i rifiuti tra l’1:30 e le 5:00 del mattino. Non si trattava di una questione di schieramenti politici, ma di un diritto fondamentale. È triste constatare che nell’aula in cui dovrebbero essere discussi e risolti i problemi della città, alcuni rappresentanti abbiano preferito il silenzio, scegliendo di alzare la mano solo per logiche di contrapposizione politica, senza mai affrontare il merito della questione» “Diritto al sonno” fa presente di essersi trovato in questi giorni, suo malgrado, «al centro di una battaglia mediatica che non abbiamo cercato né voluto, ma che abbiamo dovuto intraprendere per difendere la dignità della nostra richiesta. Il Comitato non è mai stato strumentalizzato da alcun partito politico: se i media hanno scritto articoli o commenti che hanno toccato altri aspetti della vita politica cittadina, non è certo responsabilità nostra. Non controlliamo i giornali, ma rivendichiamo con forza che le nostre comunicazioni ufficiali hanno sempre avuto un unico obiettivo: ottenere il rispetto di un diritto inviolabile e aprire un dialogo serio con l’amministrazione. Nonostante la delusione, restiamo convinti che la strada del confronto sia l’unica utile per giungere a una soluzione definitiva. Abbiamo colto segnali di apertura e ci auguriamo che si traducano in atti concreti. Da parte nostra c’è e ci sarà la massima disponibilità a collaborare con l’amministrazione per individuare soluzioni che garantiscano il decoro urbano, che è anche una nostra priorità, da residenti del Corso, senza sacrificare i diritti dei cittadini». Il Comitato ha inoltre augurato che oltre al decoro delle strade, si possa ristabilire anche un decoro nei rapporti istituzionali e verbale, «perché il rispetto non si misura solo con la pulizia delle piazze, ma anche con il modo in cui si trattano i cittadini che chiedono ascolto». «La nostra battaglia non è politica, ma civile- concludono i promotori - ed è proprio per questo che consideriamo un segnale positivo le tante testimonianze di solidarietà ricevute, trasversalmente, da forze politiche come Progetto Ricostruzione Taormina, Italia Viva Taormina, Azione, Forza Italia Giovani Taormina e Fratelli d’Italia Taormina, insieme al sostegno concreto di oltre 600 cittadini che hanno firmato la petizione online. Voci diverse, unite da un messaggio comune: il diritto al riposo non ha colore politico e riguarda l’intera comunità. Continueremo quindi a portare avanti la nostra istanza con determinazione e con la stessa apertura al dialogo che ci ha guidati fin dall’inizio».