Mercoledì 11 Dicembre 2024
Il sindaco risponde al Circolo e a Bolognari e respinge le critiche su alleanze e progetti


Taormina, De Luca replica al Pd: "Pronto al confronto con chi ha affossato la città"

di Andrea Rifatto | 18/11/2023 | POLITICA

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De Luca ha rinnovato la sfida al suo predecessore

Lavora ad un progetto rivoluzionario “che può creare un fronte credibile e vincente rispetto a questa cappa politico mafiosa che impera in Sicilia” e definisce guastatori “coloro che per la loro visione di quartiere cercano di farlo saltare”. Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, replica alle affermazioni del Partito democratico cittadino, definendolo fantomatico e accusandolo di mistificare. Il suo bersaglio rimane l’ex sindaco Mario Bolognari, che sfida a confrontarsi o in caso contrario a tacere. “Non cado nelle provocazioni - esordisce - ma a che titolo il Pd taorminese parla di alleanze regionali o nazionali? Ci definiscono fenomeno da zona jonica, peccato che i nostri numeri pesino a Palermo e manteniamo la fiammella a Roma”. Il terreno di scontro è però Taormina: “Mi sono insediato il 30 maggio in un comune che voi avete portato al dissesto finanziario - replica ai Dem - avete affossato una città con la vostra gestione miope della cosa pubblica. Insieme alla giunta abbiamo avviato una strategia di risanamento che è sotto gli occhi di tutti, facendo guerra alle lobby che ci avete lasciato in eredità. Abbiamo denunciato all’autorità giudiziaria il malaffare che abbiamo riscontrato nella gestione dei servizi municipali - aggiunge - incluse le coperture che hanno consentito a tanti padroni del consenso di evadere tributi con la complicità della politica taorminese a trazione Bolognari che ha governato per quasi 30 anni”. 

Il primo cittadino rinnova la sfida al predecessore: “Confrontiamoci sul dettaglio di ogni aspetto che riguarda la gestione fallimentare e che ha portato la città allo sfascio - dice - ma Bolognari continua a nascondersi dietro la sigla del Pd per lanciare messaggi che sporcano l’immagine del partito stesso di cui dice di fare parte. È scappato già una volta quando avrebbe avuto la possibilità di smontare le mie tesi in occasione della discussione della relazione di inizio mandato, quando piuttosto che presentarsi in Consiglio ha preferito dimettersi e oggi continua a vaneggiare”. Dai bilanci falsi (“l’ho detto più volte e lo ribadisco, aspettavo le querele che non sono arrivate perché dico la verità”) alle proroghe dei contratti degli immobili comunali, dalla gestione rifiuti al Palacongressi, il sindaco di Taormina ribadito di aver dovuto “rimediare alle falsità lasciate in eredità approvando il Salva Taormina per evitare il secondo dissesto”.


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