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Scaletta, sarà sfida Moschella-Di Blasi. Avigliani rimane fuori tra il rammarico
di Andrea Rifatto | 09/05/2018 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 09/05/2018 | POLITICA
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Gabriele Avigliani e Gianfranco Moschella
Sarà sfida tra Gianfranco Moschella e Guido Di Blasi a Scaletta Zanclea alle elezioni amministrative del 10 giugno. Il sindaco uscente nelle scorse settimane ha deciso di ricandidarsi tornando sui propri passi rispetto alla decisione iniziale di non riproporsi agli scalettesi e troverà sul fronte opposto l’ex presidente del Consiglio della legislatura 2008-2013, tornato in campo. Ma la novità politica è un'altra: la decisione del vicesindaco Gabriele Avigliani di tirarsi fuori e non partecipare alla competizione elettorale. Una scelta che il braccio destro di Moschella durante i cinque anni appena trascorsi ha preso in maniera sofferta, con molto rammarico, dopo aver appreso che il sindaco ha deciso di affidare la vicesindacatura, in caso di successo alle Amministrative, all’attuale capogruppo di minoranza Domenico Cifalà. “Un gesto di apertura alle altre forze del paese – ha spiegato Gianfranco Moschella – e nei confronti di una persona valida che ha dimostrato di saper fare bene”. Ma per Avigliani, che era dato per candidato sindaco vista la rinuncia iniziale di Moschella, è stato un duro colpo, difficile da digerire. “Ciò che non ho condiviso è stata la modalità adottata dal sindaco – commenta l’attuale vice – che mi ha comunicato la sua volontà a cose già fatte. Mi sarei aspettato maggiore delicatezza nei miei confronti, dopo aver dato tanto alla mia comunità. Quella di Moschella è una scelta e una visione politica che non condivido, ma soprattutto ritengo che dopo cinque anni di attività si fosse acquisita la maturità politica di decidere insieme, invece mi è stato comunicato tutto a fatto compiuto. Da parte mia massima stima verso Cifalà – sottolinea Avigliani – un ragazzo valido che ha lavorato bene per il paese e ne sono il primo sostenitore. Ma le modalità adottate dal sindaco in questa situazione per me hanno una valenza enorme e tutto ciò mi ha colpito e bloccato”. Il sindaco, dopo aver confermato la volontà di affidare a Cifalà la vicesindacatura e di non voler tornare indietro sui propri passi, aveva proposto ad Avigliani la carica di ricoprire la carica di presidente del Consiglio o comunque di essere in Giunta da assessore. Ma è arrivato un netto no. “Non è una questione di cariche ma di dignità personale, non sono obbligato a stare dentro – prosegue – anche se per me non è semplice mollare a livello amministrativo Scaletta, mi fa male, ma c’è di mezzo la mia figura”. Dunque nessuna candidatura, neanche al Consiglio comunale. Una decisione che in paese sta facendo discutere, soprattutto tra i suoi sostenitori rimasti colpiti da questa situazione. “Per me non è semplice mollare amministrativo scaletta, mi fa male, ma c’è di mezzo mia figura – conclude il vicesindaco – e mi era stata proposta la vicesindacatura in altre liste ma sarebbe stato fare un torto al paese. Sono comunque a disposizione di qualsiasi amministrazione per collaborare: troverò un modo per farlo, magari con un’associazione o con la Pro Loco”. Tornando alle liste, quella di Moschella sarà quasi per intero formata da volti nuovi, anche alla luce degli accordi chiusi nei giorni scorsi con il gruppo guidato da Andrea Le Cause e con il circolo cittadino del Partito democratico. Della maggioranza uscente saranno ricandidati solo il presidente del Consiglio Giuseppe Meola e l’assessore Antonino Micalizzi, a cui si aggiungono Domenico Cifalà, Andrea Le Cause, Simona Cannistraci, Maria Luisa Di Blasi, Annalisa Cordaro, Letterio Briguglio e Tindaro Briguglio. Sulla squadra capeggiata da Guido Di Blasi non emergono ancora particolari ma il candidato sindaco fa sapere di essere comunque al lavoro per allestirla. Rimane per il momento alla finestra l’ex sindaco Mario Briguglio: “Vedo una situazione incerta a Scaletta, al momento è remota la possibilità di una mia candidatura”.