Sant'Alessio, minoranza incalza sul Pudm: "La spiaggia non è privilegio per pochi intimi"
                        
                    
                    
                        di Andrea Rifatto | ieri | POLITICA
                            
                    
  
                
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La spiaggia alessese
                    
 A che punto è l’iter del Piano di utilizzo del demanio marittimo di Sant’Alessio Siculo? Lo chiede il gruppo consiliare di minoranza, con un’interrogazione al sindaco Domenico Aliberti sullo strumento di pianificazione della spiaggia e delle aree demaniali, redatto nei mesi scorsi dall’ingegnere Giuseppe Lo Po’ ma ancora non approvato in via definitiva. I consiglieri Tina Cannavò, Giuseppe Riggio e Cristina Triolo spiegano di essere stati spinti a presentare l’interrogazione anche da una lettera firmata da un gruppo di cittadini che da anni investono a Sant’Alessio Siculo e sono preoccupati per lo sviluppo futuro del paese: «La spiaggia è un bene comune, non un privilegio stagionale per pochi intimi - evidenzia la minoranza -  e non si può decidere tutto in silenzio e a porte chiuse: ci chiediamo se la spiaggia sia di tutti o solo di chi ha amici giusti e concessioni pronte».  Al sindaco viene chiesto se l'Amministrazione sia a conoscenza delle preoccupazioni dei cittadini e quali riscontri ufficiali intenda fornire o abbia già fornito; lo stato attuale del Pudm; se sia stato previsto un processo partecipativo con i cittadini e con le categorie interessate; se siano stati effettuati studi o valutazioni di impatto socio-economico relativi alla nuova configurazione delle aree demaniali marittime; se siano pervenute osservazioni di cittadini o associazioni; se venga rispettata la percentuale minima di spiaggia libera prevista dalla normativa e se vi siano porzioni di arenile che rischiano di non rientrare nei parametri; quali azioni l'Amministrazione intenda adottare per tutelare e garantire il diritto dei cittadini alla fruizione libera e se si sia vigilato su potenziali conflitti di interessi o di opportunità politica, soprattutto qualora il Pudm contempli modifiche o scelte che impattino sulla distribuzione delle concessioni demaniali.
 
                    











