Mercoledì 11 Dicembre 2024
Nuova geografia in aula. La minoranza annuncia verifiche sulle posizioni dei consiglieri


Sant'Alessio, Foti e Ferlito ai vertici del Consiglio: sospettati casi di incompatibilità

di Andrea Rifatto | 30/06/2022 | POLITICA

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La seduta di insediamento del Consiglio

Poche riconferme e tanti volti nuovi, soprattutto giovani. È la “geografia” del Consiglio comunale di Sant’Alessio Siculo, insediatosi per l’avvio ufficiale della legislatura. Una seduta dove è emersa anche una “grana” che potrebbe riservare sorprese e polemiche. A presiedere la riunione la consigliera di minoranza Cristina Triolo, la più votata alle elezioni, che ha diretto i lavori nella fase iniziale di proclamazione e giuramento degli eletti. Sui banchi di maggioranza hanno preso posto Natale Ferlito, Giovanni Saccà (unici due uscenti), Chiara Briguglio, Elisabetta Longo, Santino Foti, Roberto Bartorilla e Dario Isaja: Saro Trischitta e Roberta Rigano, dopo aver giurato, si sono infatti immediatamente dimessi scegliendo di mantenere solo la carica di assessore, lasciando spazio a Ferlito e Gianluca Lo Cascio, che a sua volta ha presentato le dimissioni optando per la giunta, chiudendo così il cerchio con l’insediamento al suo posto di Isaja. L’opposizione, invece, è formata da Riggio come candidato sindaco sconfitto, Cristina Triolo e Tina Cannavò. La presidenza è andata a Santino Foti con sette voti e tre schede bianche, con il vicesindaco uscente che torna così sulla poltrona che ha occupato dal 1997 al 2002 durante la sindacatura di Tino Gussio (presente tra il pubblico), mentre vicepresidente (7 voti e 3 bianche) è stato scelto Natale Ferlito. “In campagna elettorale si è parlato di interesse e amore per il paese - le prime parole di Foti - adesso bisogna passare ai comportamenti. Qui dentro siamo tutti uguali, vorrei che insieme ai capigruppo ci sia condivisione di quello che vorremo fare”. 

La minoranza, tramite la consigliera Triolo, ha annunciato “un’opposizione vigile, critica, pungolatrice ma costruttiva per il bene del paese”, chiedendo una “collaborazione costruttiva con un nuovo linguaggio senza egoismi, intolleranze, pregiudizi ma fatto di dialogo e ascolto nell’interesse esclusivo di Sant’Alessio: daremo il nostro contributo con impegno e dedizione, il nostro gruppo rappresenta poco meno della metà dei cittadini - ha sottolineato -  e porteremo portando le istanze di tutti gli alessesi, non ci piacerà definirci minoranza ma opposizione”. Riggio ha poi sollevato il caso su possibili situazioni di incompatibilità dei consiglieri, un argomento analizzato nelle ore precedenti la seduta tanto che si erano ipotizzati nuovi scenari che poi non si sono materializzati: “Pur votando favorevolmente, ci riserviamo la facoltà di consultare gli atti - ha detto il candidato sindaco giunto secondo - al fine di verificare l’assenza di cause di incompatibilità. In caso contrario segnaleremo eventuali profili di criticità alle funzioni amministrative competenti”. Secondo l’opposizione, infatti, vi sarebbero esponenti di maggioranza incompatibili con la carica di consigliere, in quanto debitori di tributi arretrati verso il Comune, una delle cause ostative previste dalla Legge regionale 31/1986, seppur qualcuno si sia già attivato per rateizzare gli importi dovuti. In Consiglio ha giurato il sindaco Domenico Aliberti, che ha comunicato la composizione della sua giunta formata dal vicesindaco Giovanni Foti e dagli assessori Saro Trischitta, Roberta Rigano e Gianluca Lo Cascio.


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