Venerdì 26 Dicembre 2025
Ok in Consiglio anche dagli indipendenti. Pesa l'aumento della Tarip per le attività


Santa Teresa, via libera al bilancio 2026: visioni contrapposte sulla pressione fiscale

di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA

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La seduta del Consiglio comunale

«È una seduta storica perché per la prima volta viene approvato il previsionale entro fine anno e non si avrà un solo giorno di esercizio provvisorio del Comune, grazie al buon lavoro che come Amministrazione abbiamo messo in campo e del grande lavoro svolto dalla responsabile dell'Area Economico-Finanziaria e dalla segretaria». Così il sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, ha presentato al Consiglio comunale il bilancio di previsione 2026-2028, che ha incassato otto voti favorevoli della maggioranza (assente Jordan Soraci) e dell’indipendente Santino Veri, mentre il consigliere di minoranza Nino Bartolotta si è astenuto, così come sul Documento unico di programmazione, votato favorevolmente anche dall’indipendente Martina Lombardo, allontanasi poi dall’aula prima della votazione sul bilancio. Uno strumento finanziario che prevede entrate e uscite per 39.693.47 euro nel 2026, 39.502.250 euro nel 2027 e 39.485.228 euro nel 2028. «Buona parte della spesa corrente è destinata a servizi come scuola, assistenza disabili e attività sociali - ha evidenziato Lo Giudice - non ci sono aumenti di tasse e prosegue il recupero con riscossione coattiva e definizione agevolata. Un bilancio sano che ci consente di proseguire con lo slancio dato in questi anni e con le opere pubbliche, nel 2026 avremo terreni per parcheggi, scuole rinnovate, la palestra alla media “Petri” ed effettueremo altri interventi». Il sindaco si è poi soffermato sulla pressione fiscale, evidenziando che «l’Imu al 10,6 per mille non è al massimo in quanto potrebbe arrivare all’11,4 per mille, la tassa rifiuti è sotto la media nazionale di 340 euro prendendo in considerazione una famiglia di tre componenti con abitazione di 200 mq che paga 276 euro, ossia meno di tutti gli altri comuni del comprensorio, e che le tariffe idriche sono minime e mai aggiornate dagli Anni ’90». 

Bartolotta ha ricordato come «le bollette rifiuti, seppur non aumentate per le famiglie, hanno subito un’impennata per le utenze non domestiche a causa di scelte aziendali della ditta e scelte politiche del Comune», così come Veri ha aggiunto che «le attività produttive sono in grossa difficoltà per le bollette Tarip così alte, mentre i costi totali del servizio andrebbero suddivisi su tutta la popolazione per far pagare meno le utenze non domestiche». Il sindaco ha risposto che l’Amministrazione non è d’accordo sul caricare i costi anche sulle famiglie e che gli aumenti dipendono anche da alcune componenti obbligatorie per legge inserite in bolletta; a luglio aveva invece spiegato che gli incrementi erano stati determinati dal cambio di gestore e della spesa per il personale per la modifica della tipologia di contratto (da multiservizi a igiene ambientale), dai costi dei nuovi mastelli, dal rinnovo dei mezzi e degli strumenti necessari per la raccolta differenziata e dagli aggiornamenti Istat. Sul bilancio l’indipendente Veri ha spiegato di aver votato favorevolmente in quanto il sindaco ha accolto le sue richieste per la frazione Misserio, come la realizzazione del campo da calcetto.


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