Santa Teresa, disagi idrici a Misserio e Fautarì: il Pd sollecita l'attivazione del pozzo
di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA
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I sistemi di sollevamento delle frazioni
«Ora per Misserio e Fautarì l’acqua non sarà più prelevata dal torrente e risparmieremo 25.000 euro circa l’anno, con una spesa una tantum di 30.000 euro». Era il 29 giugno 2016 e a pronunciare queste parole era l’allora sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, che festeggiava la trivellazione effettuata dal Comune nella frazione collinare di Fautarì, a 500 metri sul livello del mare, andata a buon fine visto che l’acqua sgorgava in superficie. Quel pozzo, però, non venne mai realizzato e non si andò oltre la trivellazione, in quanto l’Amministrazione comunale ritenne che le fonti utilizzate in quel momento fossero sufficienti. Oggi le due frazioni santateresine non soffrono la sete, ma spesso i sistemi di approvvigionamento vanno in tilt e i residenti sono costretti a rimanere anche per giorni senza acqua, come accaduto un mese fa a Fautarì durante la pulizia e l’igienizzazione dei serbatoi. Sulla questione è intervenuto il Circolo del Partito democratico, per richiamare l'attenzione sulla realizzazione di una nuova infrastruttura di adduzione, accumulo e distribuzione acqua potabile a uso umano per Misserio e Fautarì, nel rispetto dei più sicuri e moderni parametri igienico-sanitari. «Le due frazioni sono servite attraverso un serbatoio di accumulo posto a monte del centro abitato di Misserio - ricorda il partito guidato da Carmelo Maccarrone - alimentato da un sistema di adduzione che parte dal greto del torrente Savoca, dove si trova un pozzo all’altezza del centro abitato. È stato constatato più volte che l’intera infrastruttura idrica presenta elementi di criticità e che, in particolare il serbatoio di accumulo dell’acqua, non rispetta condizioni igienico-sanitarie adeguate, degne di una comunità civile e moderna - prosegue il Pd - e considerato che l’Amministrazione De Luca determinò di procedere con opere di trivellazione al fine di rilevare le falde acquifere, funzionali alla realizzazione di un nuovo pozzo, chiediamo all’attuale giunta comunale di incaricare gli uffici competenti al fine di verificare gli esiti delle perforazioni effettuate ed individuare le soluzioni più efficienti e moderne per la progettazione e realizzazione di una nuova infrastruttura idrica completa, finalizzata all’erogazione di acqua pulita e accessibile agli abitanti dei centri abitati di Misserio e Fautarì». Secondo il Circolo la realizzazione di un pozzo nel centro abitato di Fautarì, tra l’altro, consentirebbe di addurre l’acqua ed erogarla per caduta determinando una consistente riduzione annuale dei costi di manutenzione e di energia elettrica (che attualmente gravano sul bilancio comunale), evitando al contempo, sistemiche interruzioni del servizio di erogazione a danno dei membri della comunità. In tema di frazioni, il Partito democratico di Santa Teresa di Riva chiede di porre porre attenzione anche alle precarie condizioni della strada principale interpoderale a monte di Fautarì, utilizzata dai proprietari terrieri, e di alcuni pali della pubblica illuminazione.












