Mercoledì 24 Aprile 2024
Parlano i due ex componenti della maggioranza, oggi candidati in lista con Bartolotta


S. Teresa, Pacher e Veri: "Lasciati fuori da Lo Giudice dopo cinque anni di umiliazioni"

di Andrea Rifatto | 28/05/2022 | POLITICA

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L'intervento di Pacher nel comizio di Sparagonà

È la conferma che a differenza di quanto si voleva far apparire, i problemi interni ci sono sempre stati, seppur celati sotto l’immagine di squadra compatta. Cristina Pacher e Santino Veri, esponenti della maggioranza del sindaco Danilo Lo Giudice abbandonata un mese e mezzo fa, oggi candidati nella lista di Nino Bartolotta, hanno scelto il comizio nel quartiere Sparagonà per raccontare il motivo del loro addio alla compagine di governo. Una spiegazione affidata alle parole della vicepresidente del Consiglio, intervenuta nella piazza del suo rione. “Gli avversari parlano di squadra, dialogo, partecipazione e rispetto dei ruoli e mi sembra una ripetizione sterile, un voler convincere la gente che li sentono propri e li vivono nel loro progetto - ha esordito Pacher - quasi una giustificazione, perchè in questi cinque anni dialogo, confronto e rispetto dei ruoli purtroppo sono mancati, non ci sono mai stati o forse solo per il cerchio magico, di cui io e Veri purtroppo non facevamo parte”. I due ex di maggioranza hanno spiegato alla cittadinanza come in più occasioni, con il sindaco e i colleghi, abbiano fatto capire che questo modo di fare politica non era in linea con il loro modo di agire, senza nascondersi per paura di assumersi la responsabilità, ma evidenziando anzi anche pubblicamente che una delle condizioni basilari affinché il loro cammino politico continuasse nella squadra di Lo Giudice era la partecipazione, non cercando cariche istituzionali ma rivendicando spazi e collaborazione. “Abbiamo fatto questo ragionamento con il sindaco, che doveva darci garanzie che ciò sarebbe avvenuto per venire incontro alle esigenze di tutti - ha proseguito Cristina Pacher - abbiamo aspettato che prendesse le sue decisioni e facesse le sue valutazioni, aspettavamo di essere convocati ma non siamo stati chiamati in nessuna delle riunioni per la formazione della squadra. Siamo stati invitati ad un incontro promosso da altri, da amici che volevano capire il motivo della rottura, ognuno è rimasto fermo sulle proprie posizioni e ci è stato detto dal sindaco ‘valutate e poi io vi valuterò’. Questo significava che non aveva bisogno di noi e che avrebbe vinto anche senza di noi”. 

Pacher e Veri hanno quindi raccontato di essere rimasti in attesa, scoprendo via via i nomi dei nuovi candidati fino alla chiusura della lista: “Nessuno ci ha detto siete fuori, neanche lui. Allora al Consiglio comunale del 14 aprile, votando il bilancio di previsione per grande senso di responsabilità, a conferma che non abbiamo mai fatto ostruzionismo, abbiamo annunciato la fine del rapporto politico per mancanza di confronto, dialogo e rispetto dei ruoli”. Atteggiamenti, quelli di Danilo Lo Giudice, definiti dalla vicepresidente “di mortificazione personale e del mio ruolo politico, visto che non venivo neanche avvisata degli interventi fatti nel mio quartiere su questioni di cui mi ero occupata, seppur facevo parte della sua squadra, ma non del cerchio magico. I risultati di cui si vanta oggi il sindaco - ha concluso - si hanno grazie a due persone che nonostante i torti e le umiliazioni subiti hanno garantito la stabilità di governo”. Dunque la scelta di Bartolotta, perchè “persona di esperienza e competenza politica di eccezionale livello, che guarda alla sostanza e ai contenuti, non all’apparenza”.

Più informazioni: elezioni santa teresa 2022  


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