Venerdì 26 Aprile 2024
La proposta dell'opposizione e la risposta della maggioranza. Approvata una mozione


S. Teresa, caro bollette e crisi: "Niente luminarie e spettacoli per aiutare i cittadini"

di Andrea Rifatto | 28/10/2022 | POLITICA

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La seduta del Consiglio comunale

Il tema dell’aumento del costo dell’energia elettrica e del gas, con la conseguente crisi per famiglie, imprese ed enti locali, è sbarcato anche nel Consiglio comunale di Santa Teresa di Riva, che ha discusso e approvato all’unanimità (assenti Dario Miano e Carmelina Cassaniti in maggioranza e Santino Veri in minoranza, uscito poco prima del voto) una mozione proposta dalla presidente Domenica Sturiale, redatta dal Comitato Amministratori Regione Siciliana e sposata da tanti Consigli comunali dell’isola per esprimere forte preoccupazione e impegnare l’Amministrazione ad adottare ogni iniziativa utile per sostenere imprese e famiglie in difficoltà. Il documento impegna il sindaco e l’Amministrazione comunale ad adottare ogni iniziativa utile, a livello comunale e nei limiti delle facoltà concesse agli enti locali, per sostenere imprese e famiglie in difficoltà; ad attivare una mobilitazione permanente di concerto con le organizzazioni e le parti sociali, le associazioni di categoria, i rappresentanti delle imprese e del mondo del lavoro e dei consumatori; a coinvolgere la cittadinanza tutta in forme di protesta e contestazione pacifica qualora non fossero adottate urgentemente, da parte degli enti preposti, tutte le misure utili al contenimento della crisi in atto. “L’Amministrazione faccia qualcosa e cerchi di stanziare delle risorse per le bollette - ha chiesto il capogruppo di minoranza Nino Bartolotta - creando un fondo per le famiglie con l’avanzo di amministrazione libero del bilancio (circa 120mila euro) e rinunciando per un anno alle spese superflue del Comune, riducendo al minimo le luminarie natalizie (un stella di Natale per ogni chiesa eliminando tutto il resto) e tagliando le manifestazioni estive del prossimo anno, risparmiando così almeno 100mila euro, e perchè no mettendo a disposizione dei cittadini le indennità di carica degli amministratori o una parte di esse”. 

Per il sindaco Danilo Lo Giudice “il fondo si può anche fare ma non darebbe le risposte che servono - ha replicato - se non fosse di almeno 400mila euro. Non possiamo fare demagogia e propaganda su un tema così delicato. Anche il Comune ha subito aumenti per 400mila euro l’anno e quindi dobbiamo confrontarci ad ampio raggio. Le manifestazioni sono importanti, non sono un passatempo, portano in paese persone che spendono e danno ossigeno alle attività, non abbiamo mai sprecato risorse pubbliche ma abbiamo sempre amministrato in maniera oculata nell’interesse esclusivo della comunità. Ci auguriamo che i governi, regionale e nazionale, intervengano anche su questa problematica - ha aggiunto il primo cittadino - e ci consentano di spendere le risorse che già abbiamo ma sono vincolate nei bilanci. Cercheremo di fare quanto possibile”.  Per la vicepresidente del Consiglio Mariella Di Bella “le manifestazioni aiutano le partite iva cittadine e mettere nel fondo solo le indennità degli amministratori porterebbe a ricavare cifre irrisorie”, mentre dall’opposizione Cristina Pacher ha sottolineato come quella in atto sia un’emergenza nuova, che va affrontata con aiuti costanti anche per i commercianti e non una tantum con iniziative sporadiche. La mozione propone inoltre di avviare una forte e decisa interlocuzione con le società di distribuzione energetica e del metano per obbligarle a concordare una rateizzazione, senza alcun costo aggiuntivo, delle bollette emesse che aziende e famiglie non hanno ancora pagato; di consentire eventualmente il pagamento immediato di un importo pari al costo medio mensile del 2021 (a parità di consumo) e di rateizzare a lungo termine gli extra-costi dovuti all’aumento dei prezzi; di bloccare eventuali distacchi per morosità per le utenze (domestiche e imprese) che non possano pagare a causa delle condizioni finanziarie in cui versano. La delibera verrà trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Presidenza della Regione siciliana, affinché ne prendano atto e possano adottare i provvedimenti conseguenti.


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