S. Alessio, la minoranza: “Bilanci falsi per 5 anni”. L'Amministrazione difende il Piano
di Andrea Rifatto | 12/03/2017 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 12/03/2017 | POLITICA
2407 Lettori unici
La seduta del Consiglio comunale
“Per cinque anni avete approvato bilanci falsi nascondendo i debiti e solo al termine della legislatura avete tirato fuori 2,5 milioni di euro di passività”. È la pesante accusa lanciata in Consiglio comunale a Sant'Alessio Siculo all’indirizzo della maggioranza dal capogruppo di opposizione Giuseppe Riggio, nel corso della seduta convocata per discutere l’interrogazione presentata dal capogruppo e dai colleghi Daniela Carnabuci, Nunzio Moschella e Pietro Trovato per venire a conoscenza della reale spesa finanziaria del personale inserita nel Piano di riequilibrio finanziario, alla luce della mancata stipula della convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria con Graniti, che avrebbe fatto risparmiare il 50% del costo. Nonostante la delibera che dava il via libera alla convenzione sia stata approvata dal Consiglio alessese lo scorso 9 gennaio, ciò non è invece avvenuto nel Civico consesso del comune alcantarino, dando vita ad un vero e proprio giallo politico su cui la minoranza ha chiesto spiegazioni, visto che in aula la convenzione era stata presentata come una misura propedeutica al Piano di riequilibrio, approvato poco dopo. “La volontà di stipulare la convenzione è stata manifestata dal sindaco di Graniti – ha spiegato il primo cittadino Rosa Anna Fichera – ma dopo alcuni incontri non si è fatto più trovare e non rispondeva neanche al telefono”. “Lui stesso è stato d’accordo a indicare Graniti come capofila, perché il nostro comune si approssimava a tornare al voto, nel corso della terza riunione svoltasi nel municipio di Sant’Alessio il 23 dicembre scorso – ha aggiunto l’assessore al Bilancio Giuseppe Bartorilla – davanti alla segretaria comunale Antonella Li Donni e all’esperto finanziario Angelo Scandura. Successivamente ci sono forse stati interventi di alte sfere politiche, tanto che hanno assunto un segretario a scavalco proveniente addirittura da Gela”. Il sindaco di Graniti, Paolino Lo Giudice, nelle scorse settimane aveva dichiarato che c’erano sì stati degli incontri ma che da parte sua non era giunto l’ok definitivo alla stipula della convenzione, soprattutto perché non condivideva la scelta di indicare Graniti come capofila. “Evidentemente Sant’Alessio aveva l’urgenza di approvare la delibera in quanto propedeutica al Piano di riequilibrio – evidenziò Lo Giudice – ma doveva essere una decisione condivisa, hanno agito in fretta seppur in buona fede”. L’assessore Bartorilla ha rassicurato che la mancata sottoscrizione della convenzione non comporta alcun obbligo di rimodulazione del Piano 2016/2025, i cui obiettivi di risanamento, fra i quali la riduzione della spesa corrente e della spesa di personale, vengono rispettati e garantiti anche nell’eventualità di dover pagare un segretario a tempo pieno. “Se non potessimo permetterci di pagare un segretario a tempo pieno dovremmo già dichiarare il dissesto – ha spiegato in Consiglio – ed è chiaro ed evidente che la convenzione della segreteria comunale migliorerebbe ulteriormente gli obiettivi del Piano, i cui risparmi di spesa potrebbero comportare la riduzione della durata dello strumento finanziario di risanamento. Visto che è saltata la gestione associata della segreteria, stanzieremo nel redigendo bilancio di previsione 2017/2019 la spesa del segretario a tempo pieno, alla luce della flessibilità di cui gode il bilancio, senza intaccare le previsioni del Piano di riequilibrio che allo stato attuale risultano essere attendibili e congrue. Siamo comunque pronti a ricevere i suggerimenti di tutti nel redigere un bilancio flessibile". Dopo la seduta, Giuseppe Bartorilla ha poi diramato una nota aggiungendo che “ancora una volta il gruppo di opposizione ed altri, non contenti dell’esito della seduta del Consiglio comunale tenutosi ad inizio gennaio 2017, nella quale venne approvato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, salvando il comune dal dissesto finanziario, tentano di minare la credibilità del descritto strumento finanziario e dell’operato dell’intero ufficio finanziario, per mere finalità elettorali. Evidentemente – ha messo nero su bianco l’assessore al Bilancio – il fatto di aver adottato il citato strumento contabile ed aver evitato il dissesto, ha stravolto le strategie politiche del gruppo di opposizione e di qualche illustre ‘politico’ locale che sperava nella dichiarazione di dissesto finanziario al fine di chiedere le dimissioni dell’assessore al Bilancio oppure ottenere la revoca del relativo incarico”. La minoranza ha ribadito come la proposta per la convenzione con Graniti non dovesse essere portata in Consiglio senza avere la certezza che sarebbe andata in porto: “Una delibera falsa, siamo stati presi in giro – ha rimarcato Riggio – per far sembrare il Piano più credibile con la riduzione del costo del personale. Da parte vostra non c'è mai stata un'apertura e le proposte della minoranza sono sempre state cassate". “La delibera approvata il 9 gennaio specifica che si tratta di un atto propedeutico all’approvazione del Piano di riequilibrio, così come detto anche in aula – ha aggiunto il consigliere Daniela Carnabuci – e a nostro avviso il Piano adesso viene inficiato. Visto che l’Amministrazione dice che non è così, o è stato preso in giro il Consiglio comunale a gennaio o in questa seduta. Questa delibera non corrisponde a un fatto reale e non ha avuto riscontro”. Il presidente del Civico consesso, Giuseppe Pasquale, ha spiegato che l’atto diventa semplicemente inefficacie, mentre Bartorilla, alla luce delle dichiarazioni del capogruppo di minoranza, ha chiesto che il verbale della seduta venga inviato alla Procura della Repubblica, rimarcando che "il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del comune di Sant'Alessio verrà ingoiato e digerito da tutti".