Roccalumera, la minoranza denuncia: "Crollato un muro al cimitero, degrado e pericolo"
06/02/2019 | POLITICA
06/02/2019 | POLITICA
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Il muro crollato al cimitero
La situazione di degrado del cimitero comunale di Roccalumera non accenna a migliorare nonostante le continue segnalazioni da parte dei cittadini e della minoranza: ora si aggiunge anche il pericolo di un cimitero “aperto” a seguito del crollo di un tratto di muro di recinzione perimetrale. A dirlo è il gruppo consiliare “Insieme per il futuro”, che oggi ha presentato un’altra interrogazione, dopo quelle del 20 settembre e 22 ottobre, sullo stato del camposanto, ribadendo come l’Amministrazione comunale, purtroppo, in questi anni non ha avuto per il cimitero l’attenzione che merita come luogo sacro in cui riposano i nostri defunti”. “Durante l’esecuzione dei lavori di realizzazione nuovi loculi ed ossari iniziati nel giugno 2018, a seguito di segnalazioni di ulteriori criticità, avevamo segnalato il 22 ottobre che la presenza di accumuli rilevanti di terra nella parte bassa del cimitero rendeva impraticabile l’area cimiteriale e inaccessibili alcune celle e, fatto ancora più grave, si evidenziava che si poteva arrecare danno al vicino muro di confine – ricordano i consiglieri Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana Maggio e Antonio Scarci – e si sollecitava l’Amministrazione ad eseguire con urgenza lavori di rimozione del materiale detritico in esubero posto nella parte bassa del cimitero. Nessun intervento di rimozione del materiale detritico è stato effettuato e, così come era ampiamente prevedibile, dopo le abbondanti piogge, nel mese di dicembre 2018 l’enorme accumulo di terra ha causato il crollo di parte del muro di recinzione. Muro – precisa l’opposizione di Roccalumera – che era stato realizzato nel 2009/10 con fondi della Protezione civile come muro di recinzione del cimitero e non già come muro di contenimento”. “Del muro crollato, stranamente, non si è avuta notizia – aggiungono i quattro consiglieri – ed è stato sottaciuto questo spiacevole episodio che ha creato danni evidenti all’area cimiteriale ma ancora più grave è il fatto che, a distanza di circa due mesi, non si hanno ancora notizie in merito ad eventuali iniziative intraprese per porvi rimedio. Poiché è impensabile lasciare il perimetro del cimitero ‘aperto’ ovvero non opportunamente recintato, la minoranza, mediante un’interrogazione, ha chiesto le motivazioni che hanno portato all’accumulo di questa enorme quantità detritica a ridosso di un muro di recinzione e le motivazioni che ne hanno impedito la rimozione e, soprattutto, l’entità del danno cagionato”. Insieme per il futuro ha chiesto inoltre di conoscere l’importo dell’intervento necessario per mettere in sicurezza il perimetro del cimitero e come e quando si intende intervenire. “Il cimitero, in quanto luogo sacro di sepoltura dei nostri defunti, non può e non deve rimanere senza un’adeguata e doverosa recinzione – concludono Corrini, Cremente, Maggio e Scarci – e l’Amministrazione ha il dovere di intervenire tempestivamente non solo per motivi di decoro ma anche e soprattutto per motivi di sicurezza”.