Giovedì 18 Aprile 2024
L'esperto Carmelo Saitta sul Rendiconto 2017. Il disavanzo ammonta a 2 milioni


Roccalumera, "Il rosso da 2,6 milioni è una bufala contabile della minoranza"

di Andrea Rifatto | 04/10/2018 | POLITICA

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Carmelo Saitta, esperto del sindaco

“Il rosso da 2 milioni e 600 mila euro al Comune di Roccalumera è una bufala contabile della minoranza”. A dirlo è l’avvocato Carmelo Saitta, anche in questa legislatura confermato esperto (a titolo gratuito) del sindaco Gaetano Argiroffi, che è intervenuto dopo l’approvazione del Rendiconto 2017 in Consiglio comunale, con i soli voti del gruppo di maggioranza, “per sconfessare le notizie infondate diffuse sui media e sui social dalla minoranza e da alcuni improbabili interpreti della politica roccalumerese al riguardo dello stato finanziario del Comune, che, a loro dire, sarebbe in rosso per 2 milioni e 600 mila euro”. Secondo Saitta non vi è niente di più falso, perché la somma di 2 milioni e 600 mila euro riguarda il riaccertamento del fondo per i residui attivi al 31 dicembre 2015, mentre al 31 dicembre 2017 esso è sceso a 2 milioni 019 mila 662 euro. “Quello che Corrini & company non hanno colto dalla lettura del Consuntivo è che al 31 dicembre 2017 il Comune di Roccalumera ha avuto residui attivi per 2 milioni 538 mila euro, per i quali con le nuove regole contabili per cassa deve essere approntato un fondo di garanzia pari all’80% di detta somma  - scrive l’esperto di Argiroffi – spalmato nel prossimo trentennio qualora essa non venisse riscossa. Il che non significa che il Comune è in rosso, ma che lo stesso è in attivo per ben 2 milioni 538 euro, ma si è dovuto munire di un fondo di garanzia equivalente all’80% di tale somma. Questo è lo stato contabile dell’Ente locale. Nessuna sofferenza finanziaria sussiste, né alcun maquillage contabile è stato prodotto”.

Andando a leggere la delibera consiliare adottata il 27 settembre (l’opposizione ha espresso voto contrario) emerge come al 31 dicembre dello scorso anno vi sia stato sì un risultato di amministrazione di 2 milioni 538 mila euro ma che lo stesso sia poi sceso a –2 milioni 019 mila, ridotto della parte accantonata (2 milioni 944mila) e di quella vincolata (1 milione 614mila), costituendo quindi un disavanzo, maturato a seguito dei correttivi chiesti dalla Corte dei conti con il riaccertamento straordinario dei residui, da iscrivere nel bilancio di previsione e da ripianare in 30 esercizi a quote annuali costanti di 86mila 809, per garantire piena copertura entro il 2044. “Va detto che, nel bilancio di previsione 2018 pronto per l’approvazione in Giunta, risultano due indicatori importanti che attestano lo stato di salute finanziario del Comune e la virtuosità dell’operato sul piano contabile dell’Amministrazione – prosegue Saitta – e sono un attivo di 190mila euro della spesa corrente ed un corrispettivo passivo per la spesa per investimenti. Ciò vuol dire che a Roccalumera si spende meno nella spesa corrente e quotidiana, venendo sconfessato il teorema che si pensa di spendere solo per manifestazioni e si spende di più sul piano degli investimenti. Pratica che nella Pubblica Amministrazione in genere avviene all’inverso. Quindi, se Corrini e compagni avessero letto meglio le carte anziché dare ascolto a qualche suggeritore improvvisato ed impreparato, avrebbero espresso plauso all’operato dell’Amministrazione Argiroffi, senza manifestare i soliti rimbrotti, risparmiandosi nel contempo una magra figura. Comunque a parte ogni cosa a Roccalumera si sa chi ha fatto i debiti e si sa chi li ha pagati – conclude l’esperto – Gaetano Argiroffi di sicuro non li ha fatti, ma di sicuro li ha pagati ed onorati”.


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