Venerdì 19 Aprile 2024
Spesa del servizio in crescita rispetto al 2021: "Sforzi dei cittadini non premiati"


Roccalumera, aumentano i costi e le bollette della tassa rifiuti: la minoranza insorge

di Andrea Rifatto | 30/05/2022 | POLITICA

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Il gruppo di minoranza ha contestato il Piano Tari

Cresce il costo del servizio rifiuti a Roccalumera e di conseguenza ci sarà un aumento, seppur lieve, nelle bollette dei cittadini e delle attività economiche. È quanto emerge dal Piano economico-finanziario 2022 della Tari approvato dal Consiglio comunale di Roccalumera, con sette voti favorevoli della maggioranza e tre contrari dell’opposizione. Il documento, contenente anche le nuove tariffe, prevede una spesa di 1 milione 090mila 659 euro a copertura integrale dei costi, con un aumento di 46mila 425 euro (4,45%) rispetto al 2021, quando il Piano ammontava a 1 milione 044mila 234 euro. Un incremento, come spiegato dal responsabile dell’Ufficio tecnico, l’architetto Giuseppe Della Scala, dovuto al nuovo sistema di calcolo ma soprattutto alla mancanza di discariche in Sicilia, con la crescita dei costi di smaltimento dell’indifferenziata, dell’umido e anche dei rifiuti ingombranti. Già dal prossimo anno, però, è prevista una diminuzione fino a 1 milione 081mila 327 euro, poi 1 milione 047mila 559 euro nel 2024 e 1 milione 026mila 797 euro nel 2025. “L’aumento dei costi è stato quest’anno di circa 150mila euro ma il Piano tariffario aumenta di soli 50mila euro - ha rilevato il capogruppo di maggioranza Cosimo Cacciola - con un aumento in bolletta di solo il 5%. Siamo fortunati a poter conferire i nostri rifiuti nelle vicinanze”. 

Ma la minoranza non ci sta. “Per il secondo anno consecutivo c’è un aumento per le famiglie, per le quali oltretutto il Comune non ha previsto nemmeno il bonus Tari 2022 in modo da venire incontro ai nuclei più disagiati - evidenziano i consiglieri Rita Corrini, Tiziana Maggio, Ivan Cremente e Antonino Scarci - e il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata non consente ancora la diminuzione dei costi e la rideterminazione di tariffe più vantaggiose per i contribuenti”. Secondo l’opposizione, finora gli sforzi dei cittadini non sono stati premiati “né con i vantaggi economici previsti nel Piano Aro con il cosiddetto bonus premiale né con il risparmio che si sarebbe dovuto avere con la vendita del materiale relativo alle frazioni differenziate: i risultati, infatti, attestano che non si riesce nemmeno ad ammortizzare i costi del relativo servizio di raccolta differenziata”. Inoltre i consiglieri rilevano che non viene rispettato il principio “chi inquina paga”, finalizzato alla protezione dell’ambiente e della salute, in quanto la tariffa non è commisurata ad una differenziata puntuale e di qualità, ma viene calcolata sui componenti del nucleo familiare e sulla superficie dell’abitazione. “Non si intravede un miglioramento in termini di ritorno economico nonostante gli ottimi risultati della differenziata - conclude la minoranza di Roccalumera - e l’Amministrazione si è dimostrata incapace di intraprendere una revisione nella direzione di una tariffazione puntuale, vale a dire che il cittadino paga in base ai rifiuti che produce. Bisogna ottimizzare il servizio con conseguente riduzione dei costi e migliorare gli standard ambientali: i cittadini ci sono e lo hanno dimostrato con i fatti, ora tocca alle istituzioni preposte”.


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