Martedì 16 Aprile 2024
Chiesta alla Regione solo una parte dei fondi messi a disposizione per la crisi


Roccalumera, aiuti alle imprese per ridurre la Tari: minoranza attacca l'Amministrazione

di Redazione | 26/10/2020 | POLITICA

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I consiglieri di minoranza

“L’Amministrazione Argiroffi naviga a vista, dimostra improvvisazione e superficialità e così si danneggiano i cittadini”. A denunciarlo sono i consiglieri di minoranza in merito alle agevolazioni previste per commercianti e imprese per far fronte alla crisi derivante dalle pandemia. Il Comune, infatti, ha chiesto alla Regione un contributo di 42mila 131 euro rispetto ai 197mila 148 euro previsti dal Fondo perequativo, creato per compensare le minori entrate determinate dalla riduzione dei tributi, con lo scopo di applicare uno sconto del 60% sulla tassa rifiuti per tutte le utenze non domestiche della cittadina jonica, come deciso dal Consiglio comunale il 30 settembre. La Giunta ha calcolato la presenza in paese di 244 operatori economici per un ammontare della tassa rifiuti pari a 77.135 euro, prevedendo un mancato incasso, tenendo conto della riduzione, di 41mila 705 euro (pari però al 54,08% e non al 60%), mentre per 4 operatori che utilizzano cinema, teatri e impianti sportivi si avrà un introito di 426 euro anziché 710 (60% in meno); nessuna riduzione è stata prevista per i tre concessionari di suolo pubblico. “Perché non sono stati richiesti per intero i 197mila 148 euro e non è stato consentito l’utilizzo di tali agevolazioni? - si chiedono i consiglieri Rita Corrini, Tiziana Maggio, Ivan Cremente e Antonio Scarci - come volevasi dimostrare, avevamo anticipato che l’Amministrazione era stata colta impreparata nell’utilizzo delle opportunità del Fondo perequativo e dopo aver calcolato agevolazioni del 60% ai fini solo della Tari, ha richiesto 42mila 132 euro: assurdo! Di gran lunga inferiore al beneficio previsto! Questo è il risultato dell’improvvisazione allo stato puro di un’Amministrazione che non ha avuto la capacità di fare delle scelte motivate, quantificando preventivamente le risorse relative alle categorie agevolabili e parametrando ad esse le riduzioni possibili”. L’opposizione aveva proposto la riduzione dell’80% o la totale esenzione della Tari in quanto l’agevolazione al 60% avrebbe potuto comportare il mancato utilizzo dell’intera somma prevista dalla Regione. “Cosa che, allo stato dei fatti, avverrà - evidenziano i consiglieri - l’Amministrazione avrebbe potuto correggere il tiro e limitare i danni accogliendo il nostro emendamento per destinare le risorse non solo ai fini della riduzione della Tari ma anche dell’Imu e per le concessioni di suolo pubblico e canoni di utilizzo in favore di operatori economici, enti e associazioni, così come previsto dalla legge. Ma alle proposte della minoranza non c’è stata nessuna apertura dai consiglieri di maggioranza, che hanno preferito schierarsi con il sindaco piuttosto che collaborare e tutelare i cittadini: un’altra occasione persa, ancora prima di cominciare - concludono Corrini, Maggio, Cremente e Scarci - se ci fosse stata più attenzione e collaborazione, i cittadini che avevano i requisiti avrebbero goduto di questi benefici e si sarebbero potute sfruttare al meglio le somme previste per il Comune”.


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