"Passerella Nisi indispensabile": ad Alì Terme mozione per mantenerla e pensare al futuro
di Redazione | oggi | POLITICA
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I quattro firmatari della mozione
Mantenere in funzione la passerella provvisoria sul torrente Fiumedinisi e utilizzarla per agevolare la viabilità e soprattutto gli spostamenti dei mezzi impegnati nella costruzione della nuova linea ferroviaria. È la proposta avanzata da quattro consiglieri comunali di Alì Terme, Liliana Bonfiglio, Agatino Triolo, Giuseppe Miracolo e Christian Mazzucco, che hanno presentato una mozione indirizzata al sindaco Tommaso Micalizzi e al presidente del Consiglio comunale Nino Muscarello. Il documento impegna l'Amministrazione «a proporre a Rfi o Webuild una posticipazione dei tempi di demolizione della bretella, opera indispensabile per quella viabilità ormai alterata negativamente a causa del transito dei mezzi pesanti impegnati per il lavoro del raddoppio ferroviario, e contemporaneamente invitare Rfi e Webuild a valutare di prendere in gestione l'opera durante tutto il periodo dei lavori, sostenendo i relativi oneri, come opera compensativa». In una prospettiva di lungo periodo, i quattro consiglieri chiedono di «proporre a Rfi o Webuild la realizzazione di un’opera compensativa come un ponte ciclopedonale e/o carrabile, ubicato più a monte rispetto all’attuale bretella, chiedendo magari un contributo regionale attesa la delicatezza della tematica, laddove la somma prevista per le opere compensative sia allo stato insufficiente». Bonfiglio, Triolo, Miracolo e Mazzucco hanno chiesto che la mozione venga discussa in Consiglio comunale e che l’Amministrazione li informi sulle iniziative attuate sulla questione, anche per poter partecipare ad incontri programmati e tavoli tecnici con le autorità preposte, durante i quali sarebbe opportuno avere anche la presenza del presidente della Regione. «Oggi le comunità di Alì Terme e Nizza di Sicilia utilizzano la relativa bretella sia per il transito ciclopedonale che carrabile - ricordano i quattro firmatari della mozione - poiché divenuta ormai un ottimo punto di collegamento lato mare per le due comunità costiere oltre che un fondamentale snodo per quella viabilità che, nell'ultimo periodo, è stata messa in ginocchio dai lavori legati al raddoppio ferroviario Taormina-Giampilieri, la cui durata dovrebbe essere di circa dieci anni. La bretella del torrente Nisi è una vera e propria via di fuga per la viabilità di un piccolo centro urbano come Alì Terme che viene costantemente paralizzata sia dall'avvento della stagione estiva, che a causa del passaggio dei numerosi mezzi di cantiere. La demolizione della bretella, senza la preventiva realizzazione di un'opera sicura e alternativa a questa, comporterebbe il collasso della viabilità urbana che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe costituire causa di ritardi dei mezzi di soccorso». Liliana Bonfiglio, Agatino Triolo, Giuseppe Miracolo e Christian Mazzucco si soffermano anche sulle posizioni assunte negli ultimi mesi dal sindaco Tommaso Micalizzi, evidenziano che «il 26 febbraio comunicava a mezzo social la sua contrarietà rispetto alla posizione presa dal presidente del Consiglio Muscarello sul voler mantenere la passerella, dichiarando che non è un attraversamento comodo e sicuro e che potrebbe nuocere al ripascimento naturale della spiaggia, causando quello che è successo a Sant’Alessio Siculo e Santa Teresa di Riva, e che per tali ragioni doveva essere demolita, mentre il 10 maggio apprendevamo a mezzo stampa il cambio di posizione del primo cittadino, secondo il quale oggi "la passerella non va demolita”. Nella mozione viene ricordato inoltre che «la consigliera Bonfiglio, nel mese di marzo 2025, dopo un attento confronto con il sindaco e l’allora vicesindaco Nino Melato si è messa in contatto con Anas, nella persona del direttore dei lavori di ricostruzione del ponte, l’ingegnere Cristiano Fogliano, al fine di illustrare l'importanza della bretella in attesa di capire se Rfi si potesse far carico delle spese economiche legate alla gestione e manutenzione (oltre che al pagamento del canone annuo per l'occupazione demaniale). Spese legate al mantenimento della bretella economicamente impegnative per i Comuni e di cui Rfi o Webuild potrebbero farsi carico, in via compensativa, dei relativi costi per tutto il periodo dei lavori del raddoppio ferroviario (circa dieci anni)».