Sabato 20 Aprile 2024
Nota del gruppo 'Prendiamoci il futuro', che chiede al sindaco di evitare spese inutili


Nizza di Sicilia. "Dipendenti comunali senza stipendio da mesi"

di Redazione | 17/12/2014 | POLITICA

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Gli impiegati attendono due mensilità e la tredicesima

I dipendenti comunali possono aspettare. Il gruppo politico “Prendiamoci il futuro”, nato nei mesi scorsi a Nizza di Sicilia su iniziativa degli ex consiglieri comunali Carlo Gregorio, Paolo Scalici e Gabriella Bolena e al cui interno militano altri cittadini, denuncia il malcontento che si registra all'interno del palazzo municipale della cittadina nizzarda a causa dei ritardi nel pagamento degli stipendi. “I dipendenti ormai non percepiscono le loro spettanze da due mesi e naturalmente nemmeno la tredicesima mensilità – scrive il gruppo in una nota – e nonostante abbiano fatto pressioni sul sindaco Di Tommaso lamentando come più volte si siano trovati nelle medesime condizioni, non hanno ricevuto risposte dal primo cittadino, tornato a mani vuote da Palermo dove si era recato per chiedere aiuto”.
“Prendiamoci il futuro” nelle ultime settimane ha più volte evidenziato quelle che a dire del gruppo sono le inadempienze economiche del Comune di Nizza di Sicilia, nonostante l’aumento di imposte come Imu, Tasi e Tari, che “tartassano” i cittadini. E puntano l’attenzione su quanto dichiarato dal primo cittadino al momento dell’approvazione del rendiconto finanziario 2013, cioè che il Comune di Nizza di Sicilia cesserà di essere un ente strutturalmente deficitario e pertanto dal 2014 non sarà più soggetto ai vincoli che hanno caratterizzato i problemi finanziari comunali degli ultimi tre anni”. “A quanto pare i conti non tornano – sottolineano gli esponenti del gruppo politico nizzardo in risposta a quanto dichiarato da Di Tommaso –: nonostante l’aumento spropositato delle tasse su casa, acqua e rifiuti, nonostante la rateizzazione del debito con l’Ato, nonostante la somma di un milione 250mila euro ricevuta con il Decreto Letta per il pagamento alle imprese, nonostante il piano di contenimento delle spese (a suo dire), non si riesce ancora una volta a pagare regolarmente gli stipendi. Tuttavia recentemente sono state liquidate somme per circa 50mila euro per contributi alle istituzioni (Parco suburbano, Servizi sportivi, Cittadella della Speranza) e a varie associazioni, spese legali, messaggi augurali su una testata giornalistica vicina ed altre spese facilmente rimandabili, che unitamente agli incassi da Imu, Tari e Tasi avrebbero permesso il pagamento delle spettanze degli impiegati. Ai dipendenti comunali e alle loro famiglie va la nostra solidarietà, soprattutto in questo momento di festività, ma non possiamo non rilevare, come fatto già più volte anche presso la Corte dei Conti, la deficienza dell’azione amministrativa sotto il profilo economico e per non parlare della carenza dei servizi. Se dovesse ancora continuare questa incresciosa situazione – conclude la nota – e abbiamo fondati motivi per ritenerlo, i dipendenti potrebbero dichiarare lo stato di agitazione e mettere a rischio le attività dell'ente pubblico. Al sindaco vorremmo dire soltanto che quando bisogna stringere la cinghia va stretta per tutti”.


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