Mercoledì 24 Aprile 2024
Briguglio risponde sull'estromissione dal Parco. I tre consiglieri lo accusano


Nizza, "Crisafulli revocata per comportamento ostile": e la minoranza attacca il sindaco

di Redazione | 03/12/2019 | POLITICA

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L'avv. Crisafulli con i consiglieri Gregorio e Foscolo

“La revoca dell’avvocato Marisa Crisafulli da componente del Consiglio di amministrazione del Parco suburbano è stata dettata da motivi di opportunità, essendo il consigliere in evidente contrasto con gli indirizzi dell’Amministrazione comunale”. Parole messe nere su bianco dal sindaco di Nizza, Piero Briguglio, che ha risposto all’interrogazione presentata il 2 ottobre dal gruppo consiliare di minoranza “RinnoviAmo Nizza”. “Si è disposta la revoca del consigliere in quanto in più occasioni non ha partecipato alle riunioni e in caso di presenza ha mostrato comportamenti non in linea con gli indirizzi comunali (non ha votato il bilancio di previsione mentre ha approvato il consuntivo della precedente gestione) – ha aggiunto il primo cittadino –  il consigliere in più occasioni ha manifestato un comportamento ostile agli indirizzi dell’Ente. Non vi è alcun motivo personale nella revoca dell’avvocato Crisafulli né un iniquo e ingiustificato trattamento: la revoca del consigliere è dunque motivata dal fatto che la stessa non ha manifestato interesse e partecipazione all’Ente Parco”. Motivazione che ha fatto insorgere la minoranza, che nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale ha attaccato il sindaco Briguglio.

“Il sindaco non si rende conto che non è il sindaco della sua coalizione ma di tutto il paese – ha detto il consigliere di opposizione Carlo Gregorio -  forse l’avvocato Crisafulli ha solo il torto di essersi candidata nella coalizione a lui avversa, non credo che abbia potuto recare offese e manifestato ostilità al sindaco, agli amministratori del Parco e alla comunità nizzarda. Assordante il silenzio del presidente del Cda e del direttore del Parco, mi piacerebbe conoscere il loro pensiero ma hanno preferito il silenzio per non urtare l’invettiva del sindaco. Purtroppo questo sindaco – ha proseguito – sin dall’insediamento ha mostrato ostilità, avversione preconcetta, astio e ostracismo a qualsiasi iniziativa e proposte dei consiglieri di minoranza o loro sostenitori. Ancora non ha capito che non siamo in regime totalitario e che la sua proverbiale indisponibilità al dialogo non fa onore ad un primo cittadino. Non posso non evidenziare il carisma, il rispetto, la disponibilità del suo predecessore – ha rimarcato Gregorio – e credo di poter affermare che mai il sindaco precedente avrebbe adottato una decisione di revoca di un cittadino da un Cda di un’istituzione locale, solo perché contrapposto elettoralmente”.

Solidarietà all’avvocato Crisafulli è arrivata dal consigliere Giovanni Vega, che ha definito la revoca “un provvedimento amministrativo che non tiene in conto alcuno non solo la sfera personale ma anche la qualifica professionale ricoperta. Quali sono queste ragioni di opportunità? Probabilmente l’inchiostro è terminato prima che si potessero elencare – ha detto al sindaco – e un aspetto oltremodo ambiguo è la locuzione ‘in evidente contrasto con gli indirizzi dell’Amministrazione comunale’, che non si ritiene possa essere qualificato come motivo di opportunità, perchè nessuno in genere è tenuto a seguire i predetti indirizzi qualora questi non siano conformi all’interesse della collettività. L’avvocato Crisafulli avrebbe dovuto (è stata) essere in linea con la migliore gestione dell’Ente Parco che non per forza doveva adeguarsi all’orientamento dell’Amministrazione. Una revoca necessita di adeguata motivazione”.

Duro l’attacco sferrato al sindaco di Nizza dalla consigliera Nella Foscolo: “La revoca dell’incarico è inopportuna, scorretta e di bassa lega, di cui nessun sindaco si dovrebbe macchiare – ha esordito in aula – si dimetta e restituisca a questo paese la possibilità di ripartire. Lei non è un sindaco che può permettersi il lusso di sollevare dall’incarico l’avvocato Marisa Crisafulli e sa perché? Perché ancor prima di ergersi a giudice e valutare l’operato chi colei che oltre ad essere persona garbata, sicuramente, a seguito del suo incarico, non ha provocato nocumento alcuno alla nostra comunità, invece, dovrebbe fare autocritica e giudicare i danni provocati, al paese, dal suo clamoroso fallimento amministrativo. Avrebbe dovuto instaurare con le opposizioni una relazione di confronto costruttivo, per creare le necessarie sinergie positive, invece di insultare e offendere, gratuitamente e pretestuosamente, l’opposizione, dentro e fuori il Consiglio. Avrebbe dovuto verificare anche le presenze di altri componenti del Consiglio del parco suburbano durante le riunioni, avrebbe dovuto consultarsi con il presidente del Parco e controllare che le convocazioni fossero avvenute in maniera corretta, corredate da giusta notifica, nei giusti tempi, avrebbe dovuto informarsi sulle motivazioni delle assenze dell’avv. Crisafulli, che ha dimostrato di essere persona libera, che decide con la propria testa, che non ha padroni e soprattutto che non è dotata di manine graziose ed obbedienti, che si alzano e si abbassano a suo piacimento, manine graziose ed obbedienti che lei tanto ama e predilige”.


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