Domenica 19 Ottobre 2025
I pignoramenti sui conti dei morosi al centro del dibattito tra consigliere e sindaco


"Messe le mani in tasca ai cittadini di S. Teresa": botta e risposta Bartolotta-Lo Giudice

di Andrea Rifatto | 06/10/2025 | POLITICA

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Botta e risposta in aula tra sindaco e consigliere

Somme di denaro pignorate sul proprio conto corrente per il mancato pagamento di tributi e imposte comunali. È quanto succede da tempo ai contribuenti morosi di Santa Teresa di Riva, in particolare dopo l’affidamento del 2022 alla società “Labconsulenze Srl” di Roma per l’attività di riscossione coattiva delle entrate tributarie, extratributarie e patrimoniali. Un argomento che spesso solleva polemiche, sia tra cittadini (che si vedono sparire le somme anche inconsapevolmente) e il Comune che tra le forze politiche. «Questa Amministrazione comunale agisce con una riscossione forzosa e mette le mani nelle tasche dei cittadini - ha contestato anche nell’ultima seduta d’aula il consigliere di minoranza Nino Bartolotta - mentre la riscossione si poteva fare con l’Agenzia delle Entrate e potenziando gli uffici comunali». In discussione vi era una variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2025-2027, approvata all’unanimità, che ha spostato in entrata e in uscita 2.122.665 euro, di cui 2.063.686 euro per il finanziamento della palestra alla scuola media, 50.000 euro per far fronte alle sopravvenute esigenze di spesa relative alla notifica delle intimazioni di pagamento affidate a “Labconsulenze Srl” e 8.979 euro di un finanziamento per l’anagrafe digitale. 

«Dire che agiamo con la riscossione forzosa e mettiamo le mani nelle tasche dei cittadini significa fare affermazioni belle e roboanti ma non vere - ha replicato il sindaco Danilo Lo Giudice - dal 2012 abbiamo fatto un percorso graduale e abbiamo cercato di attuare metodi ragionevoli per far pagare gli evasori, in molti casi ci siamo riusciti, in altri no. Se un cittadino, in maniera deliberata, decide di pagare, di non aderire alla definizione agevolata che consente l’abbattimento di interessi e sanzioni, di non fare una rateizzazione oppure di farla e pagare solo prima rata e poi sparire, pensando che il Comune non lo raggiungerà mai, dobbiamo intervenire - ha sottolineato il primo cittadino - ma non è mettere le mani nelle tasche dei contribuenti o fare riscossione forzosa, è far rispettare le regole secondo la logica del dover pagare tutti per pagare meno. Non è una scelta politica ma più o meno obbligata, purtroppo devono pagare tutti, non ci sono persone di serie A e B, furbetti o stupidi, ma regole che vanno rispettate. Ce lo chiede la legge, ce lo hanno chiesto la Corte dei conti e i revisori e anche lei - ha aggiunto Lo Giudice riferendosi a Bartolotta- visto che ci ha criticato per l’incapacità di riscossione evidenziata nei bilanci scorsi. Non ci può dire che non siamo bravi a riscuotere e quando riscuotiamo che mettiamo le mani in tasca ai cittadini». Bartolotta, contestando anche l’urgenza della variazione di bilancio, già approvata dalla giunta e solo da ratificare in aula, ha ribadito la propria contrarietà al procedimento forzoso, visti i tempi difficili per le famiglie: «Non dico che vessate la gente ma serve senso di umanità verso chi ha cifre importanti da pagare e vorrebbe mettersi in regola, non sempre riuscendoci». 


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