Venerdì 19 Aprile 2024
Nuova seduta infuocata in Consiglio dopo le dichiarazione attribuita al sindaco


Mandanici, tra Briguglio e Misiti è guerra continua: la presidente scrive alla prefetta

di Andrea Rifatto | 08/01/2023 | POLITICA

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Rapporto ormai incrinato tra Briguglio e Misiti

È ormai insanabile la frattura tra sindaco e presidente del Consiglio comunale a Mandanici e con il passare del tempo lo scontro non fa che acuirsi. Le ultime due sedute dell’assemblea cittadina sono state teatro di aspri botta e risposta e nei giorni scorsi la presidente Anna Misiti ha scritto alla prefetta Cosima Di Stani per esporre la situazione. La scintilla che ha fatto esplodere le polemiche è stata un’affermazione attribuita al sindaco Giuseppe Briguglio, accusato di aver detto in aula che la presidente non sarebbe in grado di dare alla luce un figlio: frase che Misiti ha ritenuto un grave attacco personale come donna, prima ancora che presidente, ricevendo numerosi attestati di solidarietà. Per Briguglio, invece, è stato tutto un equivoco: “Lei mi ha detto che non so leggere in italiano e io ho risposto che ‘questo puoi dirlo a tuo padre e tua madre e ai tuoi figli, qualora li avessi’, chiederò di rettificare il verbale e chiamerò come testimoni tutti i consiglieri”. Nella seduta successiva del 31 dicembre, però, l’approvazione del verbale del Consiglio precedente non è stata inserita all’ordine del giorno e alla richiesta di aggiungerla presentata da quattro membri della maggioranza la presidente Misiti ha risposto che la convocazione era urgente, al momento della sua stesura (30 dicembre) non era stata presentata la proposta di cui si chiedeva la trattazione, ai consiglieri era stato notificato l’avviso senza quel punto e la proposta era priva di parere degli Uffici e si sarebbero violate le norme sul funzionamento del Consiglio comunale. “In tutti i Consigli comunali del mondo si inserisce al primo punto l’approvazione del verbale della seduta precedente, questo dimostra malafede - commenta il sindaco Briguglio - i consiglieri hanno chiesto una nuova seduta per rettificare il verbale del 22 dicembre, non possono mettermi in bocca parole non dette, la segretaria doveva leggere le mie dichiarazioni dopo averle scritte”. 

Anna Misiti ha inviato la sua lettera alla prefetta, ai consiglieri comunali, al comandante della Stazione Carabinieri di Mandanici, alla Polizia municipale, al segretario comunale e per conoscenza al sindaco, parlando di “gravi fatti verificatisi durante l’ultima seduta del Consiglio” e scrivendo che dopo aver spiegato alla consigliera Giada Briguglio i motivi per i quali non era stata inserita all’ordine del giorno la trattazione dei verbali della seduta precedente, “il sindaco inveiva contro la sottoscritta, tant’è che si rendeva necessario sospendere la seduta, con il venir meno del numero legale”. Nel verbale del 31 dicembre non vi è traccia di interventi in aula del sindaco e viene riportato che dopo l’intervento della consigliera Briguglio la presidente ha abbandonato l’aula facendo cadere il numero. “Nonostante le spiegazioni fornite, il sindaco, turbando ripetutamente l’ordine della seduta, inveiva nuovamente contro la sottoscritta - prosegue Misiti - pretendeva che fosse inserita la predetta proposta, minacciando di denunciare la scrivente alla Procura della Repubblica di essere rea di commettere un’illegalità se non avesse permesso la trattazione della proposta, che si ribadisce non essere iscritta all’ordine del giorno, noncurante che a commettere l’illegalità, invece era lo stesso sindaco che, abusando del suo potere, richiedeva una palese violazione delle norme sul funzionamento del Consiglio comunale. Per completezza - ha aggiunto la presidente - è bene sottolineare che in uno dei verbali della seduta precedente sono contenute espressioni del sindaco, lesive della dignità personale della scrivente e alla luce di questo episodio, corre l’obbligo di rendere edotto sua eccellenza il prefetto del grave comportamento contra legem del sindaco di Mandanici”. Misiti ha inoltre chiesto che le Forze dell’ordine siano sempre presenti alle sedute dei Consigli comunali al fine di assicurare ordine e sicurezza.


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