Giovedì 25 Aprile 2024
Il sindaco di S. Teresa ha presentato la candidatura nella lista Udc-Sicilia Vera


Lo Giudice: "Riviera jonica abbandonata, portiamo all'Ars il modello di buon governo”

di Andrea Rifatto | 14/09/2017 | POLITICA

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Lo Giudice durante la presentazione della candidatura

"Mi candido perché chi ha avuto possibilità di affermarsi come me senza dover lasciare la propria terra per cercare fortune altrove ha il dovere e l’obbligo di impegnarsi in prima persona per cambiare le cose e dare nuove prospettive alla zona jonica, abbandonata da troppo tempo”. Danilo Lo Giudice, sindaco di S. Teresa di Riva, ha presentato così questa mattina in un locale di piazza Municipio la sua candidatura alla elezioni regionali del 5 novembre, dove sarà in campo nella lista Udc-Sicilia Vera a sostegno del candidato di centrodestra alla presidenza della Regione, Nello Musumeci. “Ho deciso di candidarmi con lo slogan ‘il momento è adesso’ perché viviamo in un territorio dove negli ultimi cinque anni i sindaci sono stati lasciati soli e senza riferimenti politici con il governo regionale. Un comprensorio che vive una sensazione di abbandono che tutti provano a far sparire un mese prima della campagna elettorale, presentandosi e promettendo mari e monti – ha esordito Lo Giudice – ma questo modo di fare politica non appartiene a Sicilia Vera e mai apparterrà alle persone che fanno parte di questa grande famiglia, perché viviamo il territorio ogni giorno e cerchiamo di portare risultati con l’impegno in prima persona”. Il primo cittadino ha spiegato di rivivere lo stesso sentimento di insoddisfazione che nel 2007 lo portò a candidarsi alle Amministrative nella cittadina jonica, la stessa disaffezione verso la politica perché la gente non si sente più coinvolta e ha ormai la convinzione che la politica non produca nulla di buono: “Noi abbiamo dimostrato il contrario a S. Teresa introducendo un modello di buon governo divenuto un punto di riferimento per la riviera jonica e il nostro obiettivo è adesso quello di esportarlo alla Regione. Efficienza, efficacia ed economicità sono i valori guida dell’azione amministrativa e se un giovane di 30 anni si scommette in questa avventura è perché è stato eletto sindaco con il 72%, segno che la gente ha preso coscienza ed è prevalso il voto di opinione verso chi ha a cuore le sorti della comunità.”

La scelta di convergere sul centrodestra è dettata dal fatto che “Nello Musumeci è l’unico candidato credibile, una persona umile e onesta che ha dimostrato di saper amministrare e avere a cuore le sorti dei siciliani”. Ma perché un movimento come Sicilia Vera, che ha sempre professato idee autonomiste dichiarandosi lontano dalla vecchia logica dei partiti e degli inciuci confluisce oggi nella lista dell’Udc? “Una scelta ragionata assunta dopo interlocuzioni con diversi movimenti politici – rivela Lo Giudice – e l’Udc ha dimostrato di condividere con noi i principi autonomisti e le nostre battaglie. Potevamo farlo nel contenitore autonomista? Vero, ma non si può decidere tutto da soli, le condizioni non ci sono state e abbiamo deciso di farlo nell’Udc perché abbiamo trovato maggior condivisione. Non rinneghiamo certamente le nostre idee ma non va dimenticato che vi è anche la necessità di superare lo sbarramento regionale del 5%, scoglio che pensiamo di oltrepassare così da avere una rappresentanza all’Ars, per cui il nostro percorso andava necessariamente fatto in un partito strutturato che i sondaggi danno tra il 7 e l’8%”. L’obiettivo del sindaco santateresino è quello di piazzarsi come primo dei non eletti contando sul fatto che il presidente di Sicilia Vera e candidato nella stessa lista, l’ex sindaco di S. Teresa Cateno De Luca, possa risultare eletto e poi fare un passo indietro: “Lui non è interessato all’Ars ma punta a divenire sindaco di Messina o parlamentare a Roma – ha spiegato oggi Danilo Lo Giudice – ma la mia è comunque una candidatura concreta, formalizzata non semplicemente per portare voti ma che può sfociare in un posto all’Ars, in modo la riviera jonica non sia più un bacino di voti per la zona tirrenica o per il capoluogo ma possa esprimere un deputato del posto”.

A sostenere la candidatura di Lo Giudice l’Amministrazione comunale di S. Teresa e numerosi amministratori del comprensorio. “A fare la differenza saranno i cittadini, tutti dovranno sentirsi candidati come me, fare campagna elettorale porta a porta e capire le esigenze del territorio. Dobbiamo combattere l’astensionismo che sarà alto perché la gente è insoddisfatta e non si sente rappresentata ma finalmente c’è una candidatura credibile. Non abbandonerò S. Teresa – precisa – che sarà punto di riferimento della campagna elettorale e dell’azione successiva che porterà benefici all’intera riviera jonica". Ma in caso di elezione come concilierà il ruolo di parlamentare con quello di sindaco, senza rischiare di non svolgerne al meglio nessuno dei due? “In questi cinque anni ci sono stati deputati che hanno fatto solo quello ma non li abbiamo mai visti – risponde Danilo Lo Giudice – e se io a 30 anni devo preoccuparmi di fare il sindaco e il deputato contemporaneamente dico che peggio di come siamo non possiamo andare. Penso di avere la forza di portare avanti questo progetto, a S. Teresa c’è una squadra di governo unita che può condividere con me questo percorso e non ho mai attuato il principio dell’uomo solo al comando. C’è una giunta giovane in grado di governare bene e l’ha già dimostrato. In questi anni non abbiamo avuto una forte interlocuzione con l’Ars ma abbiamo comunque ottenuto risultati. Chi gira dicendo di portare finanziamenti dice qualcosa di poco vero, quella logica che i fondi arrivano grazie al politico di turno non esiste più da tanto tempo”. 


COMMENTI

Sergio T. | il 14/09/2017 alle 18:58:47

Mi chiedo che interesse avesse il sindaco Lo Giudice a candidarsi. Che senso ha? Se da grande vuol fare ''il politico'' non era meglio svolgesse il ruolo di sindaco al 100%, invece che prestare il proprio nome ad un altro progetto, oserei dire più grande (più sporco ) di lui? Forse non gli era possibile rifiutare la candidatura... In ogni caso, auguriamo tutta la fortuna possibile al giovane sindaco, ma c' è solo un problema: l' UDC solo le persone stupide e credulone lo voteranno ormai. Perchè in Sicilia siamo stanchi dell' UDC, che già abbastanza danno ha fatto. Ormai bisogna cambiare pagina. A livello regionale e a livello nazionale.

FAUSTO PARRA | il 16/09/2017 alle 09:38:41

"la mia è comunque una candidatura concreta, formalizzata non semplicemente per portare voti ma che può sfociare in un posto all’Ars, in modo la riviera jonica non sia più un bacino di voti per la zona tirrenica o per il capoluogo ma possa esprimere un deputato del posto”....."Chi gira dicendo di portare finanziamenti dice qualcosa di poco vero, quella logica che i fondi arrivano grazie al politico di turno non esiste più da tanto tempo”. Come inizio non c'è male..piena contraddizione in poche righe..ma penso siate già abituati alle contradizioni e alle bugie del turlupinatore "buono", mentre quwllo "cattivo" del Nisi si da arie da padre novile fondatore! fondatore de che non si sa.Gente che parla di percorsi progettuali come carta per camuffare un prodotto stantio e marcio come la pretesa di vendere il marchio S.Teresa come prodotto turistico senza averne la ben che minima idea. I flussi di vacanzieri mordi e fuggi ne sono la prova...a Yaormina, con tutti i problemi che ha la sera si vede il corso pieno di gente, mentre a S.Teresa.....ahaha VOTATELO!!!

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