Sabato 20 Aprile 2024
Le attività previste stentano a partire: il sindaco risponde alla minoranza


Letojanni, reddito di cittadinanza per 109 cittadini ma progetti bloccati dalla burocrazia

di Andrea Rifatto | 29/03/2021 | POLITICA

902 Lettori unici

La seduta consiliare

Non saranno brevi i tempi per l’attivazione dei progetti utili alla collettività per i 109 beneficiari del reddito di cittadinanza residenti a Letojanni. È quanto emerso in Consiglio comunale durante la risposta fornita dal sindaco Alessandro Costa (letta in aula dall’assessore alla Politiche sociali Teresa Rammi) all’interrogazione presentata il 9 marzo dai consiglieri comunali di minoranza Marilena Bucceri, Marina Scimone e Fabio Cicala per avere chiarimenti sull’argomento. “Non abbiamo ancora provveduto all’attivazione dei Puc come anche la quasi totalità dei Comuni aderenti al Distretto socio-sanitario - ha spiegato il primo cittadino - non sono ancora disponibili i dati sui soggetti esclusi/esonerabili e sono stati fatti numerosi incontri per definire le modalità operative relative all’attivazione dei Puc, per la quale è necessario il coordinamento del Distretto D32 e del Centro per l’impiego, con i quali i cittadini beneficiari del reddito di cittadinanza hanno sottoscritto il patto per l’inclusione sociale e il patto per il lavoro”. Costa ha fatto presente come l’emergenza pandemica abbia visto gli uffici comunali impegnati nel fronteggiare una situazione emergenziale senza precedenti e la programmazione del lavoro ‘ordinario’ ha subito uno slittamento: ad avere un ruolo fondamentale nei ritardi dell’attivazione dei progetti utili alla collettività è stata principalmente la mancanza di un’assistente sociale, carenza riscontrata anche a livello del Distretto D32, visto che è necessario svolgere i colloqui con i 109 percettori del reddito, tra cui parecchie persone anziane. “L’Ufficio servizi sociali, su indicazioni dell’assessore alle Politiche sociali, ha comunque iniziato a individuare i settori su cui saranno stilati i progetti (ambientale, sociale, culturale e tutela dei beni comuni) - ha aggiunto il sindaco - e l’attivazione dei Puc rientra nell’ottica di gratificare i soggetti e farli sentire cellule vive della società e sono ritenuti un valido strumento per i Comuni pur trattandosi di un impiego marginale in termini temporali (da 8 a 16 ore settimanali)”. La minoranza si è detta soddisfatta per la celerità della risposta ma non per il contenuto: “Emerge da un lato che la competenza sia del Distretto socio sanitario e dall’altro che il Comune si stia muovendo ma come se si fosse perso un anno di tempo visto - ha detto il capogruppo Bucceri - speriamo che ci si attivi a rendere operativi i Puc, che non prevedono costi per il Comune ma consentono a tante persone di rendersi utili per la comunità e svolgere servizi per l’Ente. Se il Distretto non si attiva facciamolo noi singolarmente come fatto da altri centri.


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.