Giovedì 25 Aprile 2024
Presentata un'interrogazione per capire come stiano procedendo i lavori avviati nel 2020


Letojanni, cantiere infinito in piazza Cagli e simbolo "equino": la minoranza all'attacco

di Andrea Rifatto | 20/06/2021 | POLITICA

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Manca ancora la pavimentazione dello slargo

Cosa sta succedendo in piazza Cagli a Letojanni? Quando termineranno i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione iniziati un anno fa? E come si presenterà uno dei luoghi simbolo per i letojannesi? È quanto si chiedono i consiglieri di minoranza Marilena Bucceri, Marina Scimone e Fabio Cicala, che hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta all’Amministrazione comunale del sindaco Alessandro Costa, che ha avviato le opere grazie al finanziamento di 950mila euro assegnato dalla Regione. “Piazza Cagli è l’unica area pubblica destinata alle famiglie e ai bambini, un sito strategico ed indispensabile per la comunità come luogo di aggregazione sociale - ricorda l’opposizione - ma il Consiglio non è stato mai reso partecipe sulle scelte e modalità di realizzazione delle opere e abbiamo manifestato più volte perplessità sulla consegna, avvenuta all’inizio della stagione estiva 2020 dopo un lungo periodo di fermo dovuto alla pandemia, che ha messo ulteriormente in crisi le attività economico-commerciali presenti sull’area, con il paventato rischio di compromettere totalmente due intere stagioni estive”. Secondo i consiglieri di minoranza la relazione illustrativa del progetto presenterebbe profonde diversità riguardo all’attuale esecuzione dei lavori, quasi come fosse un progetto totalmente nuovo, e a tutt’oggi gli interventi procedono molto a rilento, “con una riproduzione dell’opera ‘Colosseo secondo’ (viste le tempistiche) reinterpretato con pericolosi blocchi di cemento similari a gradinate con soglie con angoli spigolosi appuntiti, poco indicate e sconsigliate per la frequentazione di famiglie con bambini. Da voci di corridoio confermate sui social network - aggiungono Bucceri, Scimone e Cicala - sembrerebbe che verrà collocata una statua con sembianze ‘equine’, sicuramente di grande rilevanza storico-culturale-artistica e di grande richiamo per tutti i turisti che soggiorneranno nella nostra comunità”.

All’Amministrazione comunale viene chiesto perchè “i lavori non sono stati ancora completati e quando ciò avverrà affinché la piazza torni ad essere fruibile; di applicare le sanzioni previste se i tempi di consegna non saranno rispettati, destinando le somme come ristori per le attività che sorgono sull’area; se si è proceduto prima di avviare i lavori ad una verifica degli elementi strutturali della piazza e se sì per quale motivo non si proceduto prima; se sono state apportate modifiche sostanziali al profilo della piazza e per quale motivo; di sapere il nesso culturale tra la statua di Diogene opera di Corrado Cagli da cui prende il nome lo slargo per il grande pregio storico, culturale ed artistico conosciuto in tutto il mondo e il simbolo ‘equino’ che sembrerebbe si intenda apporre, quasi a supporre la nascita di un nuovo emblema da associare all’immagine i Letojanni, in netto contrasto con quanto ha voluto fortemente quella piazza con quel significato di emancipazione culturale che richiamasse un turismo di maggiore qualità ed internazionale; infine se i gradoni collocati in maniera sparsa con soglie appuntite siano conformi e garantiscano la sicurezza”.


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