Mercoledì 24 Aprile 2024
Seduta interrotta per due assenze. Da verificare la posizione di un consigliere


Itala, salta in aula l’elezione di presidente e vice: sollevato un caso di incandidabilità

di Andrea Rifatto | 29/06/2022 | POLITICA

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La prima riunione del Consiglio comunale

Non inizia nel migliore dei modi il lavoro del nuovo Consiglio comunale di Itala. La seduta di insediamento, presieduta da Matteo Bello quale consigliere anziano per numero di preferenze, ha riservato infatti delle sorprese e si è chiusa prima del previsto, senza che venissero affrontati tutti i punti all’ordine del giorno. In aula mancavano infatti due consiglieri eletti, Antonino Corica in maggioranza e Sebastiano D’Angelo di opposizione, che non si sono presentati alla convocazione non consentendo dunque la costituzione del plenum del Consiglio e il prosieguo dei lavori, con l’elezione di presidente e vicepresidente e il giuramento del sindaco Daniele Laudini. Dopo il giuramento degli otto presenti (Matteo Bello, Sara Rizzo, Francesca Cacciola, Clelia Le Noci, Carmelo Palo e Carmelo Di Leo di maggioranza, Salvatore Cacciola e Ambra Crisafulli in minoranza), è stato preso atto delle dimissioni di Palo, nominato assessore, con l’ingresso in maggioranza del primo dei non eletti, Valentina Terrani. Rimane invece per il momento consigliere e assessore Francesca Cacciola, che in caso di dimissioni sarà sostituita da Bruno Tavilla. 

A tenere banco nella seduta d’esordio è stato però un presunto caso di incandidabilità del consigliere Corica, sollevato da D’Angelo con una nota inviata al Comune e ad altri organi: “Per quanto a mia conoscenza - ha messo nero su bianco il candidato sindaco sconfitto - Antonino Corica è stato coinvolto in un procedimento penale del 2019, con ipotesi di reato che in caso di condanna potrebbe integrare l’ipotesi prevista dall’articolo 10 lettera d del D. Lgs. 235/2012, meglio nota come legge Severino. Ove così fosse, l’elezione sarebbe nulla ai sensi del punto 3 del citato articolo 10, nel caso in cui Corica fosse nelle condizioni previste dell’articolo 10, si passerebbe alla sospensione prevista dall’articolo 11 della stessa legge. Si invitano gli organi in indirizzo a verificare quanto rappresentato con la necessaria tempestività, per consentire all’amministrazione legittimamente eletta di svolgere il lavoro programmato. Nelle more si invita Antonino Corica a definire la propria posizione presso gli organi in indirizzo e ad astenersi dalla partecipazione alle riunioni del Consiglio comunale fin quando la sua posizione non sarà definita”. Incandidabilità che secondo l’articolo della legge Severino citato da Sebastiano D’Angelo scatta solo nel caso di “sentenza definitiva con condanna alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o più delitti commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi”. Spetterà adesso al segretario comunale Mario Puglisi verificare la posizione del consigliere Corica, tramite il certificato dei carichi pendenti, e poi toccherà a Sebastiano D’Angelo riconvocare il Consiglio comunale: qualora non dovesse provvedere, la convocazione sarà firmata dal consigliere anziano.


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