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Furci Siculo, furbetti del cartellino: "Sindaco e assessori si dimettano"
di Redazione | 08/11/2016 | POLITICA
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I consiglieri Cocuccio, Vita, Rigano, Moschella e Trimarchi
“Non si può fare di tutta l'erba un fascio, consapevoli dell'onestà e della produttività di molti degli impiegati coinvolti. Certamente la giustizia farà il suo corso e chi ha sbagliato ne subirà le conseguenze. Ma a doverne rispondere sarà anche il sindaco Sebastiano Foti e la sua amministrazione, incapaci politicamente di rivestire il proprio ruolo e a cui non resta che collocarsi anticipatamente a riposo dimettendosi immediatamente prima di far conseguire qualche altro triste primato alla comunità”. È quanto scrivono in una nota i consiglieri di minoranza Francesco Rigano, Chiara Cocuccio, Francesco Moschella, Piero Trimarchi e Sarah Vita, che commentando l’indagine sull’assenteismo al Comune, nella quale sono coinvolti 65 dipendenti di cui 17 sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di firma, esprimono solidarietà nei loro confronti “per la gogna mediatica scatenatasi”. Secondo la minoranza il primo cittadino “sta quasi giustificando la sua denuncia millantando un’attività ordinatoria fatta di atti di indirizzo e circolari ai più sconosciuta, persino ai suoi capi area, ma soprattutto senza alcuna conseguenza sul piano disciplinare vista l’inesistenza (salvo nostra imprecisione) di procedimenti disciplinari e relative sanzioni applicate negli ultimi 13 anni del suo mandato. Culpa in vigilando a cui dovrà sicuramente rispondere e dare conto ai suoi concittadini – sottolineano Rigano, Cocuccio, Moschella, Trimarchi e Vita – anche in considerazione della mole di soldi pubblici impegnati per integrazioni orarie e indennità varie ai suoi dipendenti, oltre alle somme spese per esternalizzare servizi con un organico comunale così corposo”. La minoranza si chiede se l’Amministrazione sia vittima o carnefice, se sia esente da colpe oppure sia stata la causa di questa “aberrante situazione”. “Certamente – concludono – dai dati emersi dalle indagini sembra potersi parlare di un organico comunale in autogestione che esautorava i poteri del sindaco e della sua giunta. Ma se così è stato, ciò dimostra un'assoluta responsabilità politica dell'amministrazione Foti a cui non resta che un'unica via di redenzione: le dimissioni”.