Giovedì 18 Aprile 2024
La minoranza contesta l'affidamento della progettazione per la raccolta acque


Furci, "Quell'incarico ad un architetto è illegittimo, il Comune revochi la determina"

di Andrea Rifatto | 05/03/2021 | POLITICA

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L'architetto Massimo Stracuzzi, sindaco di Savoca

Quell’incarico per la progettazione di un collettore di raccolta delle acque bianche in via Cesare Battisti non poteva essere affidato ad un architetto, perchè è una figura che non ha le necessarie competenze richieste dalla legge. È quanto sostengono i consiglieri di minoranza di Furci Siculo, Agatino Pistone, Rosaria Ucchino e Paolo Mascena, che hanno inviato al Comune una richiesta di annullamento in autotutela delle determina del 25 febbraio con la quale l'Ufficio tecnico, con provvedimento a firma del geometra Orazio Spadaro, ha scelto come progettista delle opere, per una spesa totale di 61mila 167 euro, l’architetto Massimo Stracuzzi di Savoca (comune dove è sindaco), individuato con trattativa diretta sul Mepa. L'opposizione, che ha presentato anche un'interrogazione all’Amministrazione comunale, rileva però che “il quadro normativo vigente (Regio decreto 2537/1925 e Decreto del Presidente della Repubblica 328/2001) in tema di riparto di competenze tra la professione di architetto e quella di ingegnere non consente di ritenere che l’opera di progettazione per la realizzazione di un collettore acque bianche rientri tra le competenze dell’architetto ma, siccome afferente alle scienze idrauliche, è riservata in via esclusiva alle competenze professionali dell’ingegnere”. I tre consiglieri evidenziano “come consolidata giurisprudenza amministrativa (sentenze di Tar e Consiglio di Stato) afferma che spettano alla esclusiva competenza della figura professionale dell’ingegnere ‘le costruzioni stradali, le opere igienico-sanitarie (acquedotti, fognature ed impianti di depurazione), gli impianti elettrici, le opere idrauliche e, di certo, anche le opere di edilizia civile”’ e che “le opere idrauliche, presupponendo approfondite conoscenze tecniche e necessitando dell’applicazione di specifici metodi di calcolo (statistico, idrologico e idraulico), costituiscono esclusivo appannaggio della professione di ingegnere e non di quella di architetto”. Dunque secondo Pistone, Ucchino e Mascena, l’architetto Stracuzzi non poteva ricevere l’incarico e quindi la determina è illegittima e va annullata. I tre sottolineano inoltre come “non sono chiare le ragioni per le quali l’Ufficio tecnico non ha proceduto all’affidamento diretto a un operatore con studio tecnico a Furci” e interrogano il sindaco e l'assessore ai Lavori pubblici affinché chiariscano in forma scritta “perché non sono stati individuati professionisti nel territorio comunale, sicuramente altrettanto dotati della professionalità necessaria per l'espletamento dell’incarico; perché è stato scelto un operatore economico privo della qualifica professionale di ingegnere; perché, pur trattandosi di importo sottosoglia, non sono state utilizzate procedure di affidamento competitive e come mai si è proceduto ad affidamento diretto”.


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