Francavilla, il vicesindaco Gianfranco D’Aprile si dimette e lascia la giunta comunale
di Andrea Rifatto | 06/08/2025 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 06/08/2025 | POLITICA
744 Lettori unici
Gianfranco D’Aprile resta consigliere di maggioranza
Perde un’importante pedina l’Amministrazione comunale di Francavilla di Sicilia. Il vicesindaco Gianfranco D’Aprile ha infatti presentato le dimissioni irrevocabili dalla carica di componente della giunta, dove deteneva le deleghe a Cultura, Tradizioni popolari, Beni culturali, Sport, Turismo, Spettacolo, Verde pubblico, Arredo urbano, Ecologia, mentre ha deciso di mantenere quella di consigliere di maggioranza. Esponente di Fratelli d’Italia dal 2021, D’Aprile fa parte della squadra di governo sin dal 2017, quando è stato eletto consigliere, nominato poi vicesindaco dal 2019 e nel 2022 rieletto e riconfermato nella carica. «Una decisione difficile, discussa con il gruppo, ma necessaria per me - ha spiegato - che si basa su una scelta ponderata, pensata, intima e dettata da ciò che sento dentro. Non sussistono le condizioni a livello personale nel contesto generale per continuare questo percorso - ha aggiunto - è giusto riconoscere e capire quando è il momento di farsi da parte, probabilmente perché non si ha più la stessa forza e la stessa energia di prima, ma con la coscienza sempre pulita. L’umiltà, la serietà, la costante presenza, l’altruismo, non sempre vengono ripagati per come meriterebbero». In una lunga lettera protocollata al Comune e indirizzata ad amministratori e dipendenti, Gianfranco D’Aprile specifica che «le dimissioni non fanno parte di alcun processo organizzativo per future elezioni nè sono legate alle problematiche che hanno investito ultimamente la nostra comunità» ma «mettendomi da parte forse renderò più agevole il lavoro che si svolge continuamente e con grande impegno, evitando polemiche futili ed inutili. Mi auguro che questo gesto possa dare con l'ingresso di un nuovo componente nella giunta, vigore ed energie: io, purtroppo, le ho consumate quasi tutte». Una scelta dettata anche dalle condizioni del Comune, «deleterie sotto vari punti di vista ormai da molti anni, frutto di una situazione economica-finanziaria precaria, aggravata anche dall'assenza di figure di alta professionalità all'interno degli uffici» e dalle mancate risposte ottenute dalla macchina amministrativa su una serie di interventi necessari in vari settori, «un ulteriore motivo che mi ha indotto a pensare bene alla mia situazione e all'idea di fare un passo indietro, probabilmente il mio tempo all'interno della compagine amministrativa era giunto al termine».