Giovedì 18 Aprile 2024
Bartolone eletto presidente. La minoranza chiede al sindaco gli atti sulla candidabilità


Forza d’Agrò, ecco il nuovo Consiglio. "Miliadò tiri fuori la riabilitazione"

di Andrea Rifatto | 15/05/2019 | POLITICA

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Bartolone e Gentile a confronto sulla richiesta atti

Ritorni, new entry e… cambiamenti di postazione. Il nuovo Consiglio comunale di Forza d’Agrò uscito fuori dalle Amministrative del 28 aprile si è insediato oggi pomeriggio, non senza qualche sorpresa. La minoranza, dopo il giuramento del sindaco Bruno Miliadò, gli ha infatti chiesto di produrre al Consiglio, “senza ritardo alcuno e comunque entro sette giorni da oggi, il provvedimento dal quale risulti la concessione della riabilitazione ovvero qualsiasi altro atto dal quale sia comprovata la cessazione degli effetti della condanna penale subita”, in riferimento a quella ad un anno per il reato di falsità ideologica, commesso da dipendente comunale, che nel 2006 lo ha visto decadere da primo cittadino. “Siamo consapevoli e sicuri che questi documenti ci siano, però i nostri sostenitori, le nostre famiglie, il nostro gruppo ci chiedono di fare questa richiesta, per rassicurare tutta la cittadinanza, il Consiglio, la Giunta e i dipendenti comunali della piena legittimità dell’elezione del ragioniere Miliadò” ha detto Melina Gentile, che dopo la seduta ha protocollato l’istanza, prodotta sotto forma di interrogazione, come richiestole dal presidente e dalla segretaria comunale Chiara Morelli in quanto richiesta di accesso agli atti non allegabile agli atti del Consiglio. Un'istanza volta a fugare ogni dubbio sulla candidabilità di Miliadò, che ha sempre sostenuto di aver usufruito dell’istituto della riabilitazione, alle ultime elezioni comunali e sull’assenza di cause ostative tra quelle previste dalla legge Severino, che prevede l’incandidabilità per le condanne superiori a sei mesi.

In aula hanno preso posto sette consiglieri di maggioranza e tre di minoranza: per il gruppo “Insieme” hanno giurato Cristina Santoro (che ha presieduto inizialmente la seduta in quanto più votata), Gabry Ciobanasu, Emanuele Di Cara, Claudio Smiroldo, Maurizio Brunetto, Piero Bartolone e Giorgio Chillemi, mentre per “L'alba di nuovo sole” è toccato a Melina Gentile, che dopo 12 anni da presidente del Consiglio ha preso posto sui banchi dell'opposizione, Giulietta Verzino e Federico Lombardo. Gli eletti Massimo Cacopardo (sabato scorso), Paola Foti e Carmelo Lombardo (oggi) hanno presentato le dimissioni optando per l’incarico di assessori e lasciando dunque spazio a Brunetto, Bartolone e Chillemi. La presidenza del Consiglio è andata proprio a Piero Bartolone (vicepresidente uscente) che ha ottenuto i 7 voti del suo gruppo, mentre vicepresidente è Claudio Smiroldo (7 voti). L’opposizione ha scelto la scheda bianca in entrambe le votazioni. “La campagna elettorale è finita, tutti i cittadini sono meritevoli di ascolto, auspico un ritorno alla serenità e al dialogo per la crescita del paese – ha esordito il presidente dopo i ringraziamenti di rito – basta odi, rancori e divisioni che creano barriere e non permettono di progredire. Avrò massima collaborazione con tutti, sarò terzo e imparziale, non di parte ma sopra le parti, per garantire la dialettica nel rispetto dei ruoli e della persona. Mi auguro che ogni consigliere abbia a cuore il bene e la crescita di Forza d’Agrò assumendosi l’impegno reale e concreto di rispettare le istituzioni e l’aula consiliare, luogo di crescita politica, culturale e sociale attraverso il confronto democratico, pacato, civile e improntato soprattutto al rispetto dei ruoli e delle persone. Il ruolo a cui siamo stati chiamati va assunto con impegno e serietà e deve sempre tendere al bene comune. L’augurio che questo Consiglio che possa essere tra i più propositivi, efficienti e concreti che Forza d’Agrò abbia avuto”. Tra il pubblico anche l'ex sindaco Fabio Di Cara, ringraziato da Bartolone per aver creduto in lui.

Poi è toccato a Miliadò, indossata la fascia tricolore, prestare giuramento: “Ringrazio la cittadinanza per avermi affidato il paese per i prossimi cinque anni, credendo nelle mie capacità umane e amministrative. Permettetemi di lodare anche il mio coraggio, per aver creduto fortemente in me e ad aver investito tutto me stesso per il paese. Mi sono esposto in prima persona con la consapevolezza di chi, con la coscienza pulita, ha tanto da dare ai propri concittadini e proprio voi - ha detto commosso a quanti assistevano - vedendomi sempre spendere al 100% tutti i giorni dell’anno per più di vent’anni la mia vita al servizio della nostra comunità, mi avete dato questo importante onere e onore”.

Dalla minoranza Melina Gentile ha ribadito un “grazie ai 307 elettori che ci hanno sostenuto e dato fiducia, ai cittadini di Forza d’Agrò che ci hanno fatto uscire vittoriosi al centro e soprattutto a quelli di Scifì che ci hanno permesso di conseguire una vittoria morale, le previsioni erano tutt’altro che proficue e ci siamo superati. Saremo una minoranza non distruttiva, non costruttiva, ma incisiva che tuteli gli interessi di chi ci ha sostenuto, non interessi privati ma pubblici”. “Saremo minoranza collaborativa e propositiva – ha aggiuto Giulietta Verzino – faremo sana opposizione e controllo per tutelare i cittadini”. Dalla maggioranza ha replicato Emanuele Di Cara: “Mi sembra di cogliere ancora una volta che non si ha il coraggio delle proprie azioni e si chiede documenti a nome di amici e parenti: il buongiorno si vede dal mattino”.


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