Venerdì 19 Aprile 2024
Mossi dubbi sulle procedure adottate dal Comune. La replica dell'esperto Saitta


Fondi alle partita Iva di Roccalumera, la minoranza: "Fatta disparità, serve chiarezza"

di Redazione | 30/05/2020 | POLITICA

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Il gruppo di minoranza di Roccalumera

La minoranza di Roccalumera chiede chiarezza, trasparenza e parità di trattamento sulla concessione del contributo da 1.000 euro dal Comune alle attività commerciali e artigianali rimaste chiuse durante l’emergenza Coronavirus. Con un’interrogazione indirizzata al sindaco Gaetano Argiroffi, i consiglieri Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana, Maggio e Antonino Scarci pretendono chiarimenti dall’Amministrazione, soprattutto in merito all’esclusione di diverse partite iva dal beneficio. “È sicuramente condivisibile l’iniziativa del Comune di elargire un contributo economico una tantum per il sostegno al reddito delle attività economiche che si sono ritrovate in stato di sofferenza ma non altrettanto condivisibile l’iter seguito e, soprattutto, il risultato ottenuto - spiegano i quattro esponenti di opposizione - sono state ammesse al beneficio, infatti, solo due terzi delle domande e cioè 99 istanze su 151 presentate a seguito dell’avviso pubblico”. La minoranza ha presentato nei giorni scorsi richiesta di accesso agli atti in ordine alle domande presentate, a quelle escluse e all’istruttoria con criteri di valutazione e/o motivazione dell’esclusione ed è riuscita finora ad avere solo l’elenco delle ditte ammesse e di quelle escluse. “Da un’attenta lettura ed analisi degli elenchi si evince che per una buona parte delle 52 ditte escluse, ritenute non rientranti nei parametri fissati, ricorrono le condizioni per poter accedere al beneficio in quanto hanno dovuto sospendere l’attività a causa dell’emergenza Covid-19, alla stessa stregua di tante altre istanze ritenute giustamente ammissibili - sostengono Corrini, Cremente,, Maggio e Scarci - perciò riteniamo doveroso chiedere chiarimenti all’Amministrazione circa i criteri adottati”. 

Nell’interrogazione si chiede in particolare perché non sia stato elargito il sostegno economico alle ditte escluse che presentano caratteristiche simili a quelle ammesse e se è nelle intenzioni dell’Amministrazione rivalutare le istanze, ad esclusione di quelle che non potevano partecipare al bando. “L’Amministrazione, inoltre, qualora le risorse finanziarie residue dovessero risultare insufficienti per elargire il sostegno promesso, potrebbe procedere all’eventuale rifinanziamento del Fondo di solidarietà comunale per le imprese Covid-19 - aggiungono i consiglieri di opposizione - e invitiamo a dare un’idonea motivazione dell’esclusione delle istanze e a permettere la massima trasparenza delle procedure anche accogliendo la nostra richiesta di accesso agli atti, ovviamente nel rispetto della legge sulla privacy, al fine di avere piena e completa contezza delle istanze e della documentazione presentata. Auspichiamo, infine, che tutte le ditte escluse, ma rientranti nei parametri dell’avviso pubblico, possano ricevere il sostegno economico - concludono Rita Corrini, Ivan Cremente, Tiziana, Maggio e Antonino Scarci - evitando dubbi in merito all’operato del Comune e consentendo così a tutte le attività produttive di beneficiare dello stesso trattamento economico”.

“Disparità di trattamento? Niente di più falso - replica dall’Amministrazione Carmelo Saitta, esperto del sindaco - il contributo una tantum che ha messo in campo l’Amministrazione è occorso a seguito delle indicazioni del Governo centrale che ha permesso alle Pubbliche Amministrazioni di aiutare gli esercenti che hanno abbassato le saracinesche ed hanno dovuto sospendere le attività. Non si è trattato di un beneficio in favore delle partite Iva, bensì di un gesto di solidarietà in favore di tutti coloro che hanno dovuto tenere chiuso un locale destinato al pubblico. Nessuna disparità vi è stata. Tutti quelli che hanno avuto titolo ad ottenere il bonus l’hanno ricevuto. Pertanto Corrini e compagni avrebbero dovuto esprimere grande soddisfazione per l’opera posta in essere da Gaetano Argiroffi e dalla sua compagine di governo ed esprimere totale plauso alla sua azione. Ed invece ancora una volta i consiglieri di minoranza, pervasi dalla sindrome dell’obblio politico, lanciano strali e dubbi sul governo dell’Amministrazione attiva e millantano disparità di trattamento inesistenti, dimenticando che la risorsa finanziaria messa in campo dall’Amministrazione Argiroffi, pari a 104mila euro, rappresenta un unicum in tutto il panorama delle Amministrazioni locali”.


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