Elezioni 2026, il Centrosinistra fa fronte comune: “Visione alternativa a De Luca e Cdx"
di Redazione | oggi | POLITICA
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Il segretario del Pd Armando Hyerace
Le forze politiche progressiste, riformiste e di sinistra, che si definiscono alternative al “sistema De Luca” e al centrodestra, si sono riunite ieri sera a Messina per avviare una interlocuzione a livello provinciale circa le prossime scadenze elettorali del 2026 nei comuni della provincia - Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Giardini Naxos, Naso, Basicò, Graniti, Limina, Malvagna, Mirto, Raccuja, San Salvatore di Fitalia, Savoca, Alì Terme - e nella città capoluogo. All’incontro erano presenti Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Europa Verde, Italia Viva, Rifondazione Comunista e Partito Socialista Italiano. Le forze politiche hanno evidenziato come il tavolo provinciale sia il naturale proseguimento di un confronto continuo avuto in questi anni sulle principali criticità economiche e sociali del territorio: spopolamento crescente, assenza di infrastrutture adeguate, collasso dei servizi pubblici essenziali, in particolare acqua e sanità, e una drammatica mancanza di opportunità per giovani, famiglie e imprese. A questi problemi si sommano emergenze ormai strutturali: impoverimento economico, la fragilità del territorio e l’assenza di una seria politica di prevenzione, la crisi abitativa, una gestione opaca della cosa pubblica, la scarsa valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, e un evidente impoverimento degli spazi di partecipazione democratica. «È il risultato di una stagione politica che ha anteposto propaganda, personalismi e scontri istituzionali alle reali esigenze del territorio - affermano i partiti - non è solo l’opposizione al ponte sullo Stretto a unire queste forze, ma la volontà di costruire una visione alternativa di sviluppo: legalità e trasparenza, non opacità; progetti concreti, non annunci; cura del territorio, non opere inutili; servizi pubblici forti, non depotenziati; una politica che ascolta, non che impone. Prende corpo un percorso politico chiaro e condiviso - aggiungono - aperto al contributo di altri partiti, movimenti civici, associazioni e realtà sociali che si riconoscono in questi temi e che chiedono con forza un radicale cambiamento nel governo del territorio, per costruire un'alternativa credibile, concreta e finalmente capace di governare per il bene comune».










