Venerdì 19 Aprile 2024
Il deputato regionale annuncia la discesa in campo e lancia la sfida a Mario Bolognari


Cateno De Luca si candida a sindaco di Taormina: "Una scelta di amore per la Sicilia"

di Andrea Rifatto | 06/01/2023 | POLITICA

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De Luca nel comizio di stasera a Taormina

La riserva è stata sciolta questa sera, dopo un’idea lanciata all’indomani delle Regionali di settembre. Cateno De Luca si candida a sindaco di Taormina per le elezioni amministrative della prossima primavera, puntando così a divenire primo cittadino per la quarta volta di un comune diverso. L’annuncio è arrivato nel corso del comizio in piazza Duomo, dove il deputato regionale ha ufficializzato che sarà in campo in prima persona per conquistare la poltrona più alta di Palazzo dei Giurati, dopo aver amministrato con la fascia tricolore il suo paese di origine Fiumedinisi (dal 2003 al 2011), poi Santa Teresa di Riva (dal 2012 al 2017) e Messina (dal 2018 al 2022). “Una scelta da folli sotto il profilo politico, significa rimettersi in discussione, ma è una scelta di vita - ha spiegato - ho la possibilità di essere utile e sentirmi utile, in una posizione come la mia ottenuta grazie al consenso della gente, conquistato col duro lavoro. Non bisogna mai campare di rendita, sarebbe un suicidio, per me oggi Taormina significa mettere da parte tutte le stellette conquistate sul campo, non è un’operazione politica ma un progetto di rilancio di Taormina, tutti possono discutere con me. Chi vuole trattare  con l’abito politico, però, è meglio che se lo tolga, avevo detto che chi ha avuto responsabilità amministrative doveva fare un passo indietro, ma non mi farò tirare dalla giacca da nessuno e se farò compromessi saranno al rialzo e raccontati in piazza. È una scelta di amore per i taorminesi e la Sicilia - ha sottolineato - Taormina nel nostro ragionamento è una città strategica al centro del confronto regionale, mi spoglio delle vesti di leader politico e sono un taorminese che come tutti i cittadini merita una marcia in più. E la imprimeremo”. Cateno De Luca sfiderà dunque il sindaco in carica Mario Bolognari, che il 31 dicembre ha annunciato di essere ricandidato per un altro mandato per portare a termine i progetti avviati e per poter permettere agli elettori di dare il giudizio sul suo operato: “Non scappo e mi assumo tutta la responsabilità necessaria di fronte gli impegni - avevai detto il primo cittadinn caricao - e spero di poterli portare a compimento”.

Un candidatura maturata nel corso degli ultimi mesi, dopo un primo comizio ad ottobre: “La mia fase di ripresa sta andando avanti bene, clinicamente sono apposto, meglio di prima - ha spiegato l’ex sindaco di Messina - la riflessione ha tenuto conto di questa fase di ripresa e ho aspettato che la convalescenza facesse il suo corso. Ci siamo permessi di lanciare un ragionamento su Taormina, una marcia in più: non sono qui a fare il processo politico a chi ha amministrato la città, siamo su pianeti diversi, ho messo a disposizione dei taorminesi dei ragionamenti per analizzare la situazione attuale e le questioni irrisolte da decenni, per vedere se la politica locale e chi guida la città e vuole guidarla in alternativa ci dava una risposta. L’unico dibattito che si è generato, invece, è stato quello di mettersi assieme e cominciare sedute spiritiche per fare il fronte anti De Luca, l’unico sussulto che ho registrato è stato questo. Sono io il nemico di Taormina? Non si vuol comprendere che bisogna essere all’altezza di questa città, non si può campare di rendita, questa posizione privilegiata impone di dare di più". Il leader di Sicilia Vera ha poi paragonato la sua esperienza di sindaco a Messina con la situazione politico-amministrativa della Perla: "Nel 2018 eravamo nelle stesse condizioni, due Comuni con un Piano di riequilibrio: io l’ho smontato disinnescando la bomba e salvando la città, Taormina ha dichiarato il dissesto. Non si è avuta la capacità di capire che la città era già fallita e quel Piano non reggeva, per quattro anni è stato lasciato com’era e poi è stato dichiarato il dissesto: c’era già nel 2018 oppure in questi quattro anni una gestione non corretta ha dato il colpo di grazia alla città?”. Solo uno degli argomenti che terranno banco nella campagna elettorale che si aprirà nei prossimi mesi.


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