Giovedì 25 Aprile 2024
Intervista al sindaco di Sant'Alessio dopo la spaccatura sull'elezione del presidente


Aliberti: "No ai ricatti, spero che la maggioranza si ricompatti. Bloccati senza bilancio"

di Andrea Rifatto | 12/11/2022 | POLITICA

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Aliberti è in carica da cinque mesi

Non accetta ricatti e spera di poter ricomporre al più presto la frattura per continuare a governare con serenità. È deluso ma anche fiducioso il sindaco di Sant’Alessio Siculo, Domenico Aliberti, all’indomani dell’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale sulla quale la sua maggioranza si è spaccata, con quattro voti per Natale Ferlito e due per Roberto Bartorilla. Frattura che poi ha fatto saltare l’approvazione del bilancio 2022, strumento finanziario senza il quale l’Amministrazione comunale non può impegnare somme per diverse attività. Abbiamo intervistato il primo cittadino in municipio.

Dopo appena cinque mesi emergono le prime crepe in maggioranza: come commenta quanto accaduto in aula?
“Il Consiglio è sovrano nell’elezione del presidente, ma non c’è dubbio che è sorto un problema in maggioranza. Sono rimasto sorpreso, perchè non sapevo e non immaginavo che la votazione potesse andare in quella maniera, mi sarei aspettato, e ho lavorato in tal senso, che i sei consiglieri di maggioranza votassero in modo compatto. Purtroppo non è andata così e si è creata un’altra situazione un po’ strana, adesso la analizziamo e vediamo. Non ho ancora risposte immediate perchè sono passate poche ore”.

Avevate anche discusso di assegnare la presidenza due anni e mezzo ciascuno a Ferlito e Bartorilla…
“È stata una delle tante ipotesi girate mentre si cercava di trovare un accordo, ma è anche antipatica, si dà l’impressione di voler spartire le cariche. La cosa più corretta era trovare la quadra su un nominativo e far sì che quello fosse il presidente”.

C’è stato un aspro confronto interno prima della seduta, si aspettava questo atteggiamento da parte della componente giovanile?
“Sono incidenti di percorso che possono capitare. Certo, più che la votazione sul presidente, che è comunque un fatto politico importante, quello che mi è dispiaciuto di più è stata la mancata approvazione dei bilancio. È stato un fatto antipatico, un grave incidente”.

Siete stati sin dall’inizio due gruppi distinti, la divergenza di vedute adesso è emersa palesemente: crede di poter ricompattare tutti?
“Penso di sì, spero che si sani la frattura e prevalgano intelligenza e buon senso. Eravamo due compagini fino alle elezioni, in questi mesi abbiamo camminato tranquillamente come se fossimo un solo gruppo, tutte le iniziative sono state portate avanti indipendentemente da chi le abbia proposte e diverse di queste proprio dai giovani. Vedevo l’elezione di Ferlito come naturale, essendo vicepresidente e un amministratore con tanta esperienza, questo potrebbe essere il suo ultimo mandato mentre altri avranno ancora tempo per ricoprire ruoli, sono rimasto sorpreso. È uscita fuori questa presa di posizione di Roberto Bartorilla che non ho ancora capito, un giorno me la spiegherà: si è incaponito su questa vicenda ponendola su un piano di ricatto: o mi fate presidente o non voto il bilancio. Non si fanno queste cose”.

Ci potrebbero essere ripercussioni sulla giunta? L’assessore Gianluca Lo Cascio continua ad avere la sua fiducia?
“Lo Cascio rimane assolutamente al suo posto, massima fiducia e rispetto, fin qui ha lavorato bene”.

Siete rimasti con un consigliere in meno: perchè non avete lasciato neanche una “riserva”? Proprio due dei tre giovani si sono piazzati negli ultimi posti, vi hanno chiesto di voler avere subito una carica?
“La lista è stata frutto di accordi, è stato stabilito che tutti avrebbero avuto un ruolo, andava bene così. Non pensavo minimamente che qualcuno potesse lasciare”.

Il caso è nato dopo le dimissioni di Santino Foti per debiti e possibili incompatibilità: non sarebbe stato più opportuno risolvere prima queste situazioni oppure non candidarsi per dare l’esempio ai cittadini, ai quali si chiede di essere puntuali con le tasse?
Mi è dispiaciuto davvero tanto per Santino Foti, è una persona con esperienza, che ammortizza eventuali spigolature, tende a smorzare i toni. È stata una decisione personale sulla quale preferisco non entrare nel merito, dispiace che lui abbia fatto questa scelta, aveva un ruolo importante, una persona di gruppo che mantiene gli equilibri. Ma è sorta questa situazione e non posso farci nulla”.

La legge prevede che le ipotesi di incompatibilità dei consiglieri siano estese anche ai componenti della giunta: ci sono assessori debitori con il Comune che rischiano la decadenza?
“Mi sono documentato sulla questione, a mio avviso non ci sono componenti della giunta in condizioni di incompatibilità, come ho già scritto in una lettera inviata alla minoranza”

Senza bilancio adesso siete bloccati
“Abbiamo la macchina comunale quasi ferma, non perchè non ci siano i soldi ma perchè non possiamo deliberare per spenderli, ad esempio per garantire l’integrazione oraria ai dipendenti, la mensa scolastica, il servizio scuolabus, le luminarie seppur al minimo e qualche spettacolo per Natale. Adesso si tornerà in Consiglio mercoledì 16”.


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