Domenica 03 Agosto 2025
Approvato il documento del gruppo Misto con astensioni in maggioranza e minoranza


Alì Terme, passa "a sorpresa" la mozione contro il senso unico: restano i dubbi sul futuro

di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA

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Sulla Statale senso unico per le auto in direzione Catania

Continua a far discutere il caso del senso unico sul lungomare e sulla Statale 114 ad Alì Terme. In Consiglio comunale è stata dibattuta la mozione presentata dai consiglieri del gruppo Misto, Liliana Bonfiglio, Agatino Triolo, Giuseppe Miracolo e Christian Mazzucco, che hanno chiesto all'Amministrazione comunale di valutare il ripristino del doppio senso di circolazione per le sole autovetture sul lungomare Alcide De Gasperi (evitando il transito dei mezzi pesanti) con la sospensione del senso unico sperimentale in attesa della creazione di nuove aree di parcheggio, la regolamentazione del transito dei mezzi del cantiere del raddoppio ferroviario, la creazione di nuovi stalli di sosta breve per le attività commerciali e altre modifiche alla viabilità. In aula (assente Mazzucco) la mozione è stata approvata con quattro voti favorevoli, tre dei consiglieri del Misto e uno dell'indipendente Santi Passari, mentre il presidente Nino Muscarello, il consigliere di maggioranza Francesco Muzio e le consigliere di minoranza Agata Di Blasi e Nancy Todaro si sono astenuti. Una parità che ha determinato il via libera al documento. I proponenti della mozione hanno evidenziato di aver ascoltato cittadini e attività commerciali, ritenendo che la situazione attuale vada modificata: «Se il sindaco non riuscisse a sospendere il senso unico in attesa che vengano creati parcheggi - ha detto la consigliera Bonfiglio - o non ottenga un riscontro positivo e risolutivo sul transito dei mezzi pesanti sulla Statale fuori dagli orari di punti, lo stato dei fatti non può rimanere tale e devono essere posti dei correttivi come da noi proposti. Il problema principale è la sicurezza del paese». Secondo il gruppo Misto «il dato politico che emerge da questa votazione - viene rimarcato in una nota diffusa dopo la seduta consiliare - è l'astensione dei consiglieri che sostengono l'attuale giunta, tra cui il consigliere Muzio che riveste anche la carica di assessore e il presidente del Consiglio, dai quali ci sarebbe aspettato voto contrario alla nostra proposta in supporto all'attuale progetto di senso unico, grande cavallo di battaglia del sindaco Micalizzi. L'astensione dei due consiglieri potrebbe celare malumori per un progetto che probabilmente non sta funzionando come nelle aspettative dell'Amministrazione e rafforza la situazione di instabilità politica determinatasi all'interno della maggioranza del sindaco Micalizzi, che diviene sempre più precaria e traballante».

La posizione dell’Amministrazione
Il governo cittadino non sembra però intenzionato a fare marcia indietro: «Non c’è una voce corale, anche da parte dei commercianti - ha evidenziato in aula il sindaco Tommaso Micalizzi - la mozione non è condivisa a pieno dalle attività produttive, che temono come la Statale possa divenire una strada dedicata esclusivamente ai mezzi pesanti. La proposta va valutata, ma dall’incontro con i commercianti è emerso altro». Per Muscarello «la mozione è un atto di indirizzo e non è vincolante, è un suggerimento che contiene già alcune attività poste in essere dall’Amministrazione e serve a porre l’attenzione del Consiglio su tematiche che si stanno già affrontando. Mi astengo - ha spiegato - non perchè la mozione non sia importante ma perchè l’Amministrazione sta già attenzionando le problematiche sollevate». Per l’assessore Francesco Gregorio «rispetto al doppio senso la viabilità non è peggiorata - ha evidenziato - diminuendo il flusso di auto sulla Statale si riduce la percentuale di ingorghi. Qualche problema c’è, soprattutto quando non si rispettano i divieti e gli accordi sul transito dei mezzi pesanti, il piano è perfettibile ma non possiamo tornare alle condizioni precedenti, altrimenti il paese andrebbe in paralisi».

Minoranza contraria al senso unico 
«Siamo contrari al senso unico e non c’è nessun correttivo che possa migliorare la situazione - ha ribadito la consigliera Di Blasi - il ritorno all’origine sarebbe la soluzione più giusta. Pur condividendo le preoccupazioni che hanno motivato la proposta, legate alla sicurezza e alla tutela della pubblica incolumità, abbiamo scelto di astenerci dalla votazione perchè riteniamo che ogni tentativo di correggere un progetto nato male e sviluppatosi peggio rischi di trasformarsi in un rimedio peggiore del male. Il ripristino del doppio senso di circolazione per le sole autovetture sul lungomare, come suggerito dalla mozione, penalizzerebbe le attività commerciali sulla Statale e snaturerebbe la vocazione del lungomare come spazio pubblico destinato alla fruizione collettiva, non al traffico veicolare, accentuando i rischi legati alla sicurezza stradale in un’area frequentata da pedoni, famiglie e turisti. Per questo motivo, riteniamo che la soluzione più responsabile sia quella di revocare integralmente l’ordinanza che ha istituito il senso unico e ripristinare lo status quo ante. Occorre avviare uno studio serio, analitico e condiviso - ha proseguito - non basato su sperimentazioni temporanee, che possa individuare soluzioni viabili sostenibili e durature. In tal senso, sarà essenziale pianificare spazi adeguati per gli interscambi e individuare zone da destinare a parcheggio, come già attuato nel tratto nord del lungomare. Tale percorso non può prescindere dal pieno coinvolgimento di Rfi, che ha la responsabilità di prevenire i disagi causati dalle proprie attività e adottare misure rispettose dei territori in cui opera. Siamo convinti che lo sviluppo delle infrastrutture debba contribuire concretamente alla crescita del territorio, senza compromettere la qualità della vita né la sicurezza dei cittadini. Non è accettabile che le comunità locali, già fortemente provate da una presenza percepita come invasiva, siano le uniche a dover sopportare i disagi.  Le scelte che riguardano il territorio devono nascere da un confronto ampio, trasparente e partecipato, in cui l’interesse pubblico sia prioritario rispetto ad ogni altra logica».


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