Alì Terme, Di Blasi esce allo scoperto: “Si vada ad elezioni, serve una maggioranza"
di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA
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I consiglieri di minoranza
«È giunto il momento di tornare alle urne, il paese merita una maggioranza stabile». Ad Alì Terme la capogruppo di minoranza Agata Di Blasi esce allo scoperto e chiede nuove elezioni per ridare la parola agli elettori e far scegliere un nuovo governo cittadino, visto che l’attuale Amministrazione comunale non può contare più su una maggioranza in Consiglio comunale. Poche ore dopo la seduta di Consiglio comunale, nella quale l’opposizione ha votato favorevolmente insieme alla maggioranza ad una variazione di bilancio, Di Blasi ha voluto fare chiarezza sulla sua posizione: «Smentisco le continue e inopportune insinuazioni su ipotetiche “stampelle” o “manforte” date dalla minoranza, ed in particolare da me, ad una piuttosto che all’altra fazione della ormai ex maggioranza - ha detto - ho più volte dichiarato che la situazione politica attuale vede responsabili tutti i componenti dell’Amministrazione “uno” e “due” (ossia del gruppo di maggioranza eletto e da tempo in frantumi), si fa un gran parlare di tradimento di un gruppo a dispetto dell’altro, tifosi seriali aspettano ansiosi uno scacco matto nella guerra sui numeri in Consiglio comunale, incuranti delle proposte che riguardano il bene della comunità, messa in quartultimo piano rispetto a ben più importanti strategie politiche. Chi si impegna in politica - ha proseguito l’esponente di minoranza - decide quali strumenti utilizzare: senso di responsabilità e correttezza sono sempre stati il mio faro guida, la politica dei sassolini dalle scarpe non mi è mai appartenuta. Ho accettato un dialogo con il sindaco ed ascoltato la proposta di un accordo politico, ma non ho ritenuto ci fossero le condizioni per accettarlo, principalmente per l’assoluta divergenza su programmi e scelte politiche messe in atto da questa Amministrazione che non ho mai condiviso. Ho deciso di rimanere ferma nel mio ruolo di consigliere di opposizione esercitandolo sempre con il massimo scrupolo e serietà e così sarà fino al termine della legislatura. Ho in più occasioni dichiarato che questa delicata fase politica penalizza di fatto tutta la comunità costretta ad assistere inerme a sterili giochi di potere. Con buona pace di chi insinua un mio personale attaccamento alla poltrona provinciale (riferimento al futuro ingresso nel Consiglio metropolitano come prima dei non eletti nella lista Lega, ndc), ritengo che per oramai necessità politica, di efficiente ed efficace azione amministrativa, sensibilità democratica e rispetto per gli elettori, sia giunto seriamente il momento di ritornare alle urne: il paese merita di essere rappresentato da una maggioranza stabile e coesa, io non sono l’ago della bilancia di nessuno». Un chiaro invito al sindaco Tommaso Micalizzi, dunque, a rassegnare le dimissioni, ancora prima che possa arrivare in discussione una mozione di sfiducia che potrebbe essere proposta dopo l’estate dai quattro consiglieri “dissidenti” di maggioranza, oggi nel gruppo misto. In aula, poche ore prima, è stata discussa la variazione al bilancio di previsione 2025-2027 con il ripiano del disavanzo e l’applicazione della quota di avanzo per investimenti scaturente dall'approvazione del bilancio 2024. La proposta è stata modificata con due emendamenti, uno del consigliere di maggioranza Francesco Muzio per destinare 12.000 euro alla manutenzione straordinaria della rete fognante e 6.000 euro per manutenzione della caserma dei Carabinieri e un altro emendamento della minoranza per destinare 9.000 euro al ripristino dei muretti ammalorati del lungomare e per prevedere aree di sosta con disco orario per soste brevi in prossimità del panificio Guarnera, poiché la segnaletica stradale realizzata di recente in seguito alla riapertura del ponte sul torrente Nisi non prevede tali aree e secondo la minoranza penalizza gli esercizi commerciali di quella zona e determina pericolo alla circolazione. Cinque emendamenti del gruppo misto sono stati invece dichiarati inammissibili in quanto privi di copertura finanziaria e carenti dal punto di vista formale e sostanziale. La variazione è stata così approvata con i voti favorevoli di maggioranza (due) e minoranza (tre) e quelli contrari dei consiglieri del Misto (quattro). «La votazione favorevole nasce anche dalla necessità di evitare la nomina di un commissario ad acta - ha spiegato Agata Di Blasi - visto che la mancata adozione della delibera che applica il disavanzo al bilancio in corso di gestione è equiparata a tutti gli effetti alla mancata approvazione del rendiconto di gestione. Costi che la comunità di Alì Terme può e deve evitare, impegnando le risorse per ben altre necessità. Ho comunque invitato il gruppo misto alla stesura congiunta di una nuova variazione di bilancio che tenga in considerazione le problematiche sollevate dagli emendamenti non andati a buon fine». Tutti favorevoli, invece, alla delibera sul regolamento per il reperimento della dotazione minima di aree destinate a parcheggio pertinenziale per la clientela, al servizio degli esercizi di vicinato e media struttura di vendita.