Alì Terme, dalla sfiducia “zoppa” al possibile accordo. Micalizzi: “Se cado mi ricandido”
di Andrea Rifatto | 16/11/2025 | POLITICA
di Andrea Rifatto | 16/11/2025 | POLITICA
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Micalizzi rischia di essere sfiduciato a metà mandato
Esclusa l’ipotesi di dimissioni, ad Alì Terme il sindaco Tommaso Micalizzi vede avvicinarsi il momento della verità. La mozione di sfiducia presentata dagli ex consiglieri di maggioranza Liliana Bonfiglio, Cristian Mazzucco, Giuseppe Miracolo e Agatino Triolo e dalla capogruppo di minoranza Agata Di Blasi potrebbe ottenere in aula il sesto voto, che dovrebbe essere quello della consigliera di opposizione Nancy Todaro, e dunque essere approvata: a quel punto l’Amministrazione comunale decadrebbe insieme al Consiglio e si tornerebbe alle urne nel 2026 dopo alcuni mesi di commissariamento. Altrimenti la mozione rimarrebbe “zoppa” e sarebbe un autogol politico che finirebbe per ridare vigore al governo cittadino. Ma non è l’unico scenario possibile in queste ore nella cittadina termale. Il sindaco Micalizzi ha aperto un dialogo con i dissidenti della maggioranza oggi confluiti nel gruppo Misto e in particolare con il vicepresidente del Consiglio Christian Mazzucco, proponendo l’azzeramento dell’attuale giunta e la sua ricomposizione con due assessori indicati da Mazzucco, senza preclusione sui nomi, e due scelti dal primo cittadino, così da formare una nuova Amministrazione per evitare la conclusione anticipata della consiliatura. Finora, però, non si vede all'orizzonte una possibile ricomposizione. Un’altra soluzione ipotizzata in questi giorni negli ambienti politici sarebbe quella di formare un di governo di larghe intese con rappresentanti della maggioranza e della minoranza, ma le possibilità che possa vedere la luce sono poche. Micalizzi sembra però rassegnato e attende di conoscere il proprio destino: «Dopo l'appello alla condivisione e alla collaborazione da me lanciato nel penultimo Consiglio comunale - ha commentato nelle scorse ore il sindaco - ho ricevuto come immediato riscontro la presentazione della mozione di sfiducia da parte del nuovo soggetto politico nato in Consiglio, composto dai quattro ex consiglieri di maggioranza e dalla consigliera Di Blasi. Tuttavia ho continuato in questi giorni a richiamare tutti alla responsabilità istituzionale e ai rischi connessi a un vuoto di potere, bene evidenziati anche dal presidente del Consiglio comunale Nino Muscarello nella sua recente intervista su Tele90. Ho dialogato con i consiglieri ma sopratutto ho ascoltato tanti buoni cittadini aliesi che mi hanno testimoniato la loro solidarietà ma al contempo il loro smarrimento». Micalizzi aveva chiesto inizialmente a Muscarello di attendere per la fissazione della seduta consiliare per la votazione della mozione di sfiducia, ma adesso ha chiesto di fissarla nel primo giorno utile previsto dalla legge. Il dibattito non si terrà comunque nella seduta già convocata per il 21 novembre, ma a questo punto il presidente potrebbe fissare una riunione ad hoc del Consiglio già nei giorni successivi, a partire dal 24 novembre. «Tutto quello che dovevo dire alla mia gente e agli esponenti politici coinvolti in questa situazione è stato detto - spiega il primo cittadino di Alì Terme - e procrastinare non farebbe altro che alimentare la confusione dei miei cittadini, stanchi di attacchi, cattiverie social e incertezze, e che ci chiedono oggi una definitiva e risolutiva assunzione di responsabilità, ognuno per il ruolo che ricopre. Spero di poter continuare a lavorare sia per garantire l’ordinaria amministrazione sia per portare a compimento i delicati progetti in itinere - conclude Tommaso Micalizzi - e in ogni caso sono pronto a ricandidarmi per dare ad Alì Terme quella continuità programmatica, di condivisione e di apertura che abbiamo già avviato in questi anni e che la mia comunità merita».










